Country Night Gstaad

Un colpaccio. Altro non si può definire il cartellone della prossima Country Night di Gstaad (Venerdì 12 e Sabato 13 Settembre) che prevede la prima e forse unica tappa ufficiale del Rockin’ Roadhouse Tour di Mark Chesnutt, Joe Diffie e Tracy Lawrence e l’apetura affidata a Terri Clark. Quattro grandi nomi e, dal punto di vista filologico, il trionfo del neotradizionalismo.
Sì perché se i nostri, sull’onda dell’entusiasmo di palco, calcano un po’ sul ritmo e sui volumi, non c’è tuttavia ombra di Nashville-pop nella loro musica.
Chesnutt non è nuovo alla Country Night. Nel 1999 aveva fatto uno show memorabile sconfinando sul doowop e sul rock&roll. Ma questa volta sarà diverso perché sul palco ci saranno contemporaneamente gli altri due.
Il Rockin‚ Roadhouse Tour, definito “una celebrazione della vera country music e della vera amicizia”, ha debuttato a fine Giugno 2002 in South Dakota ma un assaggino era stato già servito alla Fan Fair con un breve show effervescente sul palco del Coliseum.
Abbastanza da entusiasmare con quell’azzeccata miscela di brani di honky tonk d’autore che i tre protagonisti offrono generosamente. Si era ballato e ci si era divertiti.

La tappa svizzera presenterà ovviamente lo spettacolo completo e la caccia ai biglietti, già notoriamente veloce, è cominciata a spron battuto.
Il Tour ha meritato il Touring Event of the Year Award anche per i 500.000 spettatori che hanno assistito al concerto solo nel 2002.
Dobbiamo supporre che toccherà il milione alla fine di quest’anno, noi compresi.
Che dire dei tre protagonisti che già i fans non sappiano e aldilà della lunga lista di awards che ognuno di loro può vantare? Che tra tutti e tre hanno conquistato i primi posti in classifica ben 42 volte e che hanno venduto più di 22 milioni di album.
Che sono tutti attualmente in classifica con album o single: Chesnutt, con l’omonimo album ed il single She Was, una commovente storia di determinazione femminile; Diffie, con l’album In Another World, che contiene quella If I Lost Her che fa a gara con la She Was di Chesnutt nel maltrattare i cuori sensibili; Lawrence, con Life Don’t Have To Be So Hard e l’album Tracy Lawrence, il suo ottavo dal 1991 escludendo Best Of..
Nella Rockin’ Roadhouse non mancheranno Texas swing e redneck rock che faranno la gioia dei più combattivi e dei line-dancers. Ci aspettiamo che non manchino le lezioni di vita (Lessons Learned, If The World Had A Front Porch) di Tracy Lawrence e le sue ballate sentimentali (Sticks And Stones, Stars Over Texas), la celebrazione dei reietti (Ships That Don’t Come In) e la fantascientifica crossover Third Rock From The Sun (il bis?) di Diffie, come anche le sgangherate avventure di provincia (Wrong Place Wrong Time, Bubba Shot The Juke Box) di Chesnutt.
E le voci? Quella di Diffie la più ‘ordinaria’ seppur capace di altissima resa emozionale; più caratteristiche quelle di Chesnutt e Lawrence: il primo che più si avvicina alla vocalità di George Jones, il secondo che ha una capacità particolare nel valorizzare i passaggi tra note alte e basse enfatizzando così i valori emotivi delle frasi musicali.

I tre si esibiranno sia insieme che individualmente con il backup di un’unica band senza intervallo e si può supporre che lo show tocchi agevolmente le tre ore.
Sarà anche un piacere rivedere la bella canadese Terri Clark, fresca del suo secondo Canadian Country Music Association Award come Top Female Vocalist Of The Year (2002) con il suo sound fresco e brillante, molto chitarristico, leggermente più virato al new country.
Il suo cursus honorum comprende il CMA (Country Music Association) Horizon Award del 1996 per gli esordienti e il ACM (Academy of Country Music) Best New Female Vocalist dello stesso anno.
Il suo single I Wanna Do It All è attualmente in classifica insieme al relativo album Pain To Kill. Ma farà piacere risentire i suoi hits (Better Things To Do, You’re Easy On The Eyes), e in particolare This Ole Heart, azzeccatissima per quell’antiparagone nel testo tra cuore e treno (“non si volterebbe indietro quando se ne va”), cuore e camion “si potrebbe riparare”), cuore e tetto di lamiera (“una mano di vernice lo farebbe ritornare nuovo”).
Ricordate che la Country Night si svolge, secondo una formula ormai sperimentata, su due sere. Potrete quindi scegliere lo show del Venerdì 12 o quello del sabato 13 sapendo comunque che dormirete poco visto che, come di consueto, il party ricomincia nel saloon all’1 del mattino, dopo la fine del programma ufficiale e non è inconsueto rivedere sul palco del saloon qualcuna delle star in veste più informale ma, proprio per questo, sovente più efficace.
Domenica mattina la parata nelle strade del paese, il country lunch, il consueto concorso di Harley. Spolverate cappello e stivali dunque e non mancate l’evento dell’anno.

Fabrizio Salmoni, fonte Country Store n. 66, 2003

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