Bizzarro ed inconsueto personaggio (ama esibire diversi tipi di parrucche colorate) originario di Charleston (South Carolina), il pianista Robert P. Ferguson in arte H-Bomb non è molto conosciuto al grande pubblico. Le sue origini musicali lo trovano già alle prese con un discreto spettacolo di rhythm and blues in apertura ai concerti di B.B. King e Big Joe Turner mentre agli inizi degli anni ’50 ha avuto un attimo di popolarità come pianista di rock’n’roll sull’onda del grande successo di artisti come Elvis Presley e Little Richard.
A metà degli anni Sessanta per un certo periodo fa il session man con Hank Ballard, Fats Domino e Chuck Berry. Poco dopo, pur senza motivi ben precisi, si ritira dalla musica per riemergere alla metà degli anni Ottanta quando la Radiation Records di Cincinnati lo invita a nuove registrazioni.
Inizia così una ‘nuova’ carriera per questo pianista in una direzione decisamente più blues-oriented. Una lunga serie di tour negli States ed in Europa lo fa finalmente conoscere ad una platea più vasta e agli inizi del ’93 H-Bomb con la sua band Medicine Man entra in studio per una nuova registrazione, Wiggin Out, un CD decisamente attraente, denso di blues e r&b con la stupenda voce ed il pianismo presente ed efficace del protagonista che firma personalmente ben 12 delle 15 tracce.
Di grande spessore anche la band con almeno due musicisti sopra la media: il chitarrista (dal tocco nitido e preciso) Marthy Charters ed il batterista Malachi Williams, pure lead vocalist in He Say, She Say. E’ comunque il clima di generale relax che ci coglie alla fine dell’ascolto di Wiggin’ Out, un’opera in cui la musica scorre fluida e spontanea senza forzature o condizionamenti di sorta e che ci fa riscoprire un personaggio di tutto rispetto, rimasto troppo a lungo lontano dal grande circo musicale. Welcome Mr. H-Bomb!
Earwig CD 4926 (Rhythm & Blues, 1993)
Franco Bigi, fonte Out Of Time n. 2, 1994
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