Avevo bellamente voluto ignorare per anni questo musicista molto meritevole, olandese di nascita ma residente in Austria. Ho dovuto ricredermi all’ascolto di Call Me, l’album dello scorso anno, e quindi procedere all’acquisizione dell’interessante back catalogue.
Questo Live, anche se manterrei una leggera preferenza verso il precedente lavoro, è un collage di brani registrati direttamente su DAT e provenienti da vari shows tenutisi in Olanda ed Austria tra il Maggio ’92 ed il Giugno ‘93. Hans canta e suona le National, elettrica e steel ed è accompagnato da tre musicisti di colore che costituiscono l’attuale line-up del Blue Groove: ovviamente John Sass alla tuba — ormai un fedelissimo che con questo inusuale strumento contribuisce in maniera determinante alla caratterizzazione del ‘sound’ — quindi due vocalist, Doretta Carter e Ali Thelfa, che si occupa anche della sezione percussiva.
La musica non è così facilmente etichettabile e lo stesso Theessink, interrogandosi in proposito, definisce il Blue Groove ensemble come una ‘marching, gospel, blues, Mississippi, groove band’ dispensatrice di un suono ‘blues based’ con orizzonti allargati e filtrati dalla personalità del leader.
Direi che questo novello Cooder europeo pesca nella tradizione blues, gospel, folk, riarrangia con gusto, aggiunge qualche composizione personale e trova quindi un suo spazio. L’obiettivo è pienamente centrato e raccomanderei al fruitore indeciso di accostarsi con fiducia. Bisogna infatti considerare molto positivamente questo gioiellino roots che con estremo garbo propone, ad esempio, Built For Comfort in apertura e poi Jesus On The Mainline; Yes We Can Can di Allen Toussaint e quindi Will The Circle Be Unbroken, per chiudere questo Live con Shake Your Moneymaker. Poutpourri sconsiderato? Nossignori, roots a 360 gradi.
Blue Groove BG 5020 (Blues, 1993)
Renato Bottani, fonte Out Of Time n. 2, 1994
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