Credo che oramai ben pochi si rammentino del gruppo inglese Heads Hands & Feet. Eppure questo gruppo ebbe un buon successo agli inizi degli anni settanta. Un successo che toccò anche l’America in quanto il loro stile era profondamente influenzato dal country rock a stelle e strisce. Il gruppo nacque per iniziativa del chitarrista Ray Smith e del cantante Tony Colton, vecchie volpi della scena britannica ma trovò la sua fortuna nella chitarra velocissima e formidabile di Albert Lee, un musicista la cui carriera non è poi stata in seguito pari alle sue enormi capacità. Lee era un virtuoso assoluto ed aveva (o forse ha) uno stile chitarristico paragonabile per certi versi a quello di Mark Knopfler anche se la sua velocità negli assoli era assai maggiore. Ricordo perfettamente l’entusiasmo di noi giovani appassionati per Country Boy il brano più noto del gruppo in cui l’assolo di Lee ‘esplodeva’ letteralmente.
Non casualmente, dopo il repentino scioglimento del gruppo, Lee fece addirittura la spalla come chitarrista a Clapton. Non stupisce comunque che egli abbia svolto la gran parte della sua attività negli States. Ma il gruppo non era solo basato sulle capacità del suo chitarrista. Lo stile era un rock dai vaghi accenti pop ed anche talvolta folk e country, Smith e Colton sapevano scrivere ottime canzoni ed anche gli arrangiamenti, rapportati agli anni, erano molto raffinati e compositi con uso dei primi synt, di tastiere ma anche di banjo, violino, vibrafono ed altro ancora. All’epoca si parlava quasi di un supergruppo destinato a durare a lungo ed invece, dopo un album intitolato emblematicamente Old Soldiers Never Die la band si sciolse senza quasi lasciare traccia. Il CD propone ben 17 brani ed è la versione americana del loro primo e migliore album. Volete punti di contatto? Nitty Gritty Dirt Band.
See For Miles SEE 458 (Country Blues, 1997)
Marco Crisostomi, Out Of Time n. 20, 1997
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