Texana di Jacksonville ma newyorkese di adozione (“non mi sono mai sentita a casa sino a quando sono arrivata a Manhattan”), Heather Eatman è la nuova scoperta della Oh Boy di John Prine ed Al Bunetta. Il suo primo album, Mascara Falls, registrato a Nashville con la produzione di Roger Moutenot (Lou Reed, Yo La Tengo) ha suoni ed atmosfere di New York e suona quasi incredibile sia stato realizzato nella Music City con musicisti locali. Artista totale, Heather Eatman scrive e dipinge (suo è l’art-work dei CD), si è fatta le ossa nelle coffeehouses della Grande Mela sino ad arrivare al Cornelia Street Cafe, Knitting Factory e Tramps, ed essere scoperta casualmente nel ’94 e segnalata alla Oh Boy da un giornalista.
John Prine crede tanto in lei che l’ha voluta ad aprire il suo tour americano di quest’anno. Ed in effetti si tratta di un personaggio di un certo spessore.
In Mascara Falls Heather Eatman si accompagna alla chitarra e non è dotata di una grande voce, ricorda personaggi come Suzanne Vega o Rickie Lee Jones, ma è una cantautrice folk-rock alternativa decisamente interessante. Si distingue per l’umore ed il realismo del suo messaggio poetico, diverso dall’usuale tono intimistico o confessionale anche se Heather non manca di sensibilità, per la teatralità delle sue performances, tese a scavare le emozioni, a renderle trasparenti, ad immedesimarsi nel personaggio della canzone che interpreta.
Ritratti di donne disegnati con forza da una voce fragile: Goodbye Betty Jean, The Amelia Earhart Waltz, Barbs. Canzoni-metafore che descrivono personaggi e tratteggiano storie dell’America di sempre: folk-ballads elettro-acustiche che, con pochi tocchi di musicisti come Pat Buchanan e Kenny Greenberg, chitarre, Dennis Matkosky, organo, si vestono di alternativo ed intellettuale rock, di urbano folk-rock o di ammiccante pop. Belle melodie che una giovane ma vissuta voce rendono affascinanti.
Oh Boy OBR 014 (Singer Songwriter, Folk, 1995)
Luigi Busato, fonte Out Of Time n. 15, 1996
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