Da quando la Alligator ha iniziato a metter mano negli archivi della Trumpet Records, molte ‘falle conoscitive’, sia di gospel che di blues e rhythm’n’blues, stanno cominciando ad esser ‘rattoppate’. I gospel racchiusi dentro questo In The Spirit sono una passerella di gemme di inestimabile valore provenienti da rari 78 giri dati alle stampe tra il ‘50 ed il ’53. Si tratta di sedici tracce che vedono protagonisti cinque grandissimi e poco conosciuti gruppi vocali (a parte i Southern Sons) che non sfigurerebbero affatto se paragonati ai pur notevoli Golden Gate Quartet.
Impressionano immediatamente di In The Spirit gli arrangiamenti maestosi, la bellezza e la bravura tecnica con cui sono eseguite gran parte delle sedici tracce qui contenute, tra le quali segnaliamo per prime il gospel con venature soul Jesus Will Make Things Allright, e gli strepitosi gospel, emananti bellezza cristallina, Whisper A Prayer, Near The Cross, Going Home, tutti eseguiti dalle Argo Gospel Singers, un gruppo vocale di sole donne.
Fra tanta messe è difficile, comunque, indicare i brani o i gruppi preferiti, difatti basta saltare agli intensissimi solchi titolati Shall I Meet You Over Yonder? e Pilgrim Of Sorrow, ad opera dei Blue Jay Gospel Singers, per rimettere in discussione le preferenze precedenti.
O ancora, come non citare gli arrangiamenti raffinati, contrassegnati dal ruolo dei bassi profondi, messi su dai Carolina Kings of Harmony, il cui nome esplica chiaramente la grande attenzione da loro impiegata nella cura delle armonie vocali: e allora, godetevi There’s A Narrow Pathway, Going On Home To Glory, I Found Peace And Joy, tutti brani che, oltre alle voci, vedono all’opera una sola chitarra acustica come base strumentale.
Grande gospel. E soprattutto, gospel che non annoia mai.
Alligator ALCD 2801 (Gospel, 1994)
Enzo Pavoni, fonte Out Of Time n. 5, 1994