James Reams proviene dal Kentucky da una famiglia profondamente immersa nella musica tradizionale ma vive a New York, dove oltre ad essere insegnante in una scuola media, continua a coltivare l’amore per i suoni della sua terra tanto da essere definito The Father of Brooklyn Bluegrass.
Il disco che ora ci propone, il sesto della sua discografia, all’ascolto appare tranquillo e piacevole, ricco di sfumature e suonato con trasporto e competenza, anche se in diverse occasioni si nota la mancanza di un po’ di grinta, specialmente nella voce dello stesso Reams, senz’altro appassionata e calda ma a volte piatta. Grinta che non manca negli strumentali più veloci ed in particolare in Lost Train Blues con Mark Farrell ed il suo fiddle in splendida evidenza, e non solo lui.
La miscela di riproposte e di brani originali è sapiente ed oculata, tanto che è difficile percepire la differenza tra le cose vecchie e le nuove: tre pezzi portano la firma dello stesso James con la moglie Tina Aridas mentre il versatile banjoista Mickey Maguire è autore di un paio di strumentali.
In aggiunta al dischetto, un DVD contiene Rollin’ On, un documentario che raccoglie vari momenti di un loro tour (New York, profonda campagna, gli amici, la musica…), come pure in studio di registrazione (uno studio che sa molto di barn), documentario che in ogni caso non aggiunge nulla in più alle sensazioni del CD. Oltre a questo, l’anticipo di Pioneers Of Bluegrass, una serie di interviste a grandi nomi del passato. Risalta Art Stamper, poi scomparso all’inizio del 2005, che con voce flebile racconta “… quando suonavamo, non ci rendevamo conto di fare la storia, ma la stavamo facendo…” e poi imbraccia il suo fiddle incantato e le note escono potenti: pochi minuti che da soli valgono la ricerca e l’acquisto di questi dischi.
Mountain Redbird Music 004 (Bluegrass Tradizionale, 2005)
Claudio Pella, fonte TLJ, 2006
Ascolta l’album ora