Rocker convertiti allo stile bucolico delle Appalachian Mountains, Jim Krewson e Jennie Benford (figlia d’arte) indirizzano la trasgressiva energia punk verso i sentieri rurali di old time & bluegrass. Che possono rivelarsi altrettanto potenti e ‘sovversivi’ dato che la band di Jim & Jennie, non solo è diventata una delle preferite dei bluegrassari doc, ma ha pure saputo farsi apprezzare dal pubblico alternative rock delle principali metropoli americane.
In One More In The Cabin, accompagnati da una band (i Pinetops) che può restringersi al solo Brad Hutchinson (banjo) o allargarsi ad altri quattro/cinque elementi, Jim (voce e chitarra) e Jennie (voce e mandolino) applicano la loro grezza ma efficace blend vocale a un repertorio originale (i pezzi sono tutti scritti dalla giovane Benford) equamente equilibrato tra brani tipicamente old time (ballad e fiddle tune) e pezzi di early bluegrass (stile Stanley Bros.).
Personalmente, trovo i primi più convincenti: specie per le interpretazioni di Jennie, brava e coinvolgente anche come interprete; vedi, ad esempio, il duetto finale Deep Running River, in cui la ragazza è accompagnata dal banjo clawhammer di Travis Stuart in una ballata alla Peggy Seeger. Ma anche laddove c’è una più marcata presenza di Jim Krewson, l’elemento con maggiore dinamica: la title-track firmata da lui, ad esempio, sembra provenire dal repertorio danzereccio della miglior Highwood Stringband. Da segnalare l’ottima Who’s Your Daddy Little Girl, sorta di child song old timey e la divertente strumentale Cider Press (in puro stile string band); tutti e due i pezzi sono firmati dalla violinista del gruppo di Jim & Jennie And The Pinetop, Emma O’Donnell.
Una curiosità: le note di copertina di One More In The Cabin sono firmate da Michael Azerrad, autore della celebre biografia dei Nirvana, Come As You Are.
Overcoat 12 (Traditional Country, Country Acustico, Bluegrass Tradizionale, Old Time Music, 2002)
Ezio Guaitamacchi, fonte JAM n. 94, 2003