Mancato l’appuntamento con lo status di country-superstar da interprete, come autore, invece, c’è ampiamente riuscito (Strait, Loveless, Chesnutt, le Dixie Chicks e tanti altri hanno beneficiato di sue canzoni).
Jim Lauderdale, originario del North Carolina, si concede ogni sorta di progetti: bluegrass, i lavori con Ralph Stanley, traditional country, The Other Sessions e The Hummingbirds, e antologie varie di suoi brani country che compensano la scarsa discografia degli anni ’90.
In questa linea va visto anche l’incontro tra il prolifico country-man e i DTB, jam band di matrice bluegrass di Ithaka, N.Y., che ha iniziato a colorare di rock le sue sonorità rootsy, costruendo ed evolvendo, negli anni un sound molto personale ed intrigante che potremmo sinteticamente definire roots-jam.
Dopo essersi incontrati più volte in diversi festivals dove entrambi erano ospiti, Jim ha invitato il gruppo a registrare un album con lui.
Il risultato è Wait ‘Til Spring, 11 nuove canzoni firmate dall’inesauribile Lauderdale, realizzate con i DTB come backing band. Come spesso succede il risultato non è pari alla somma dei valori dei personaggi coinvolti. La voce e le ballate del protagonista sono sempre all’altezza; ammantate dal tipico sound dei DTB, a volte decollano con eccellenti soluzioni strumentali elettroacustiche, con intriganti lavori di chitarre, banjo, tastiere, violino ed accordion e belle armonie vocali, altre, al contrario, sembrano essere un po’ prigioniere del sound della band.
Un album più che dignitoso questo Wait ‘Til Spring, intendiamoci, ma, considerati i personaggi in causa, era lecito attendersi qualcosa di costantemente brillante e meno intermittente.
Dualtone 01140 (Singer Songwriter, Country Acustico, Alternative Country, 2003)
Roberto Parma, fonte Out Of Time n. 43, 2004
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