Jim Ringer – Tramps & Hawkers 1 cover album

Jim Ringer è nato nel 1936 nelle Ozark Mountains dell’Arkansas da una famiglia di contadini; era ancora giovanissimo quando dovettero trasferirsi per lavoro in California, a Clovis, vicino a Fresno, località paragonata, per i suoi campi e frutteti, ad un piccolo Eden. Terminate le scuole Jim passò alcuni mesi nell’Air Force; poi si sposò per divorziare dopo poco tempo. Aiutò il padre nel suo nuovo lavoro di costruttore; poi fece il meccanico, il carpentiere, il rappresentante, ma non fu soddisfatto finché non divenne quello che aveva sempre saputo di essere… un cantante. Iniziò cantando le vecchie songs dell’Ozark, imparate dalla sua famiglia, accompagnandosi alla chitarra, e vi aggiunse songs di sua composizione. Nel 1969 fu votato Il terzo miglior country e western singer della California.

Nel 1972 la Folk-Legacy, piccola label del Connecticut gli consente di pubblicare il suo primo album, Waiting For The Hard Times; Jim interpreta alcuni piacevoli traditionals come The Girl I Left Behind, Towser Jenkins, California Joe e Grammy’s Say ed esegue una song di John Prine, Paradise, una di Jean Ritchie, Black Waters, ed una di Bruce Utah Philipps, I Believe If I Lived My Life Again. Philipps è un leggendario songwriter, amico di Jim, che ha inciso due fantastici album, Good Though (Philo 1004) e El Capitain (Philo 1016). L’unica song di Jim presente nell’album è quella che dà il titolo all’album. Durante lo stesso anno Jim ha un’esperienza straordinaria: si unisce alla Band di Kenny Hall, polistrumentista cieco, uno dei maggiori interpreti e studiosi di old-time music. Ringer gira alcuni mesi con Hall, affinando notevolmente il suo stile alla guitar, ed incide due ottimi album: Kenny Hall And The Sweets Mill String Band vol. I e vol. II (Bay Records VPH 727 e 103).

Ormai la fama di Jim ha superato i confini della California: la sua bravura e la sua incredibile voce, bassa e suggestiva, gli hanno procurato un notevole e numeroso seguito di fans appassionati. Nel 1973 la Philo Records, una delle più serie e coraggiose label specializzata in country music, gli consente di incidere il suo secondo album. In Good To Get Home, quasi tutte le songs sono composte da Jim: Jody, Smokey Joe, Music Man, The Convinct e Open Door At Home, tra le altre; inoltre Jim interpreta Streamline Cannobal di Roy Acuff e Blue Diamond Mines di J. Ritchie, doverosi omaggi a due grandi personaggi della country music che tanto l’hanno influenzato. Accompagnano Jim: Mary McCaslin, Martin Grosswendt (ottimo chitarrista e dobro player), Jay Ungar, Abby Newton e Doug McClaran, eccellente pianista. L’album è molto bello nella sua semplicità, e la voce di Jim, dolce e suadente, ci da sensazioni irripetibili.

L’anno seguente Ringer collabora all’incisione ed alla produzione di un album di Kenny Hall, caro amico e maestro. Kenny Hall, questo è il titolo dell’album per la Philo, è uno stupendo susseguirsi di traditionals eseguiti da Jim, guitar, Kenny, fiddle e mandolin, e Holly Tannen, dulcimer: è un album molto piacevole nel quale risalta la bravura di Jim all’acoustic guitar.
Nel 1975 Ringer ci dà il suo terzo album, Any Old Wind That Blows; si tratta di un capolavoro nel quale, alle enormi qualità di Jim, si aggiunge il genio musicale di David Bromberg, che produce anche l’album dandovi la sua inconfondibile impronta. Dalla collaborazione di due musicisti come Ringer e Bromberg non poteva nascere che un album eccezionale, una pietra miliare nella storia della musica country. Altri due anni di attesa e finalmente il mese scorso esce Tramps & Hawkers: secondo me si tratta senz’altro dell’album migliore di Ringer, che segna la sua piena maturità musicale. Con la sua voce suadente riesce a darci momenti di pura gioia; le sue songs ci danno stupendi ritratti della gente che lo circonda e descrivono bellissimi paesaggi della sua terra.

Jim produce l’album aiutato da Mike Couture, e si circonda dei solisti amici che suonano con gioia ed entusiasmo: Winnie Winston, grande pedal-steel player, Jay Ungar, Mary McCaslin, Tonj Markellis, Peter Ecklund, Abby Newton, Saul Brody (grande armonicista che accompagna da anni Ringer e Utah Philipps, autore di un ottimo album, Travels With Brody – Adelphi 2010) e Lew London, cantante chitarrista, dobro-player (ricordo il suo interessante album Swingtime In Spring Time – Philo 1032). L’album è inciso in modo perfetto e si presenta in un’ottima confezione corredata di foto e testi.
Tutte le songs sono stupende; ricordo Hubbardville Store di Larry Murray, dolce ballata con l’armonica di Brody e la lead acoustic guitar di London, che fanno da sottofondo alla cupa voce di Jim. Rachael è una song di Ringer che ricorda la prima ragazza da lui amata, (That Happens Every Day) In Tijuana altra song di Jim che ricorda la città di Tijuana con le sue ragazze dagli occhi neri, la sua tequila e la sua musica: originale e suggestiva è l’orchestrina messicana, diretta da Ecklund, che l’accompagna. Amanda è una romantica song di Bob McDill, cantata da Jim e Mary McCaslin in uno stupendo duetto vocale. Tramps & Hawkers è un traditional del quale Jim ha scritto i testi: parla dei vagabondi, senza casa e senza amici, che dormono sull’erba o su un treno, con le loro storie ed i loro sogni; notevole è l’impasto strumentale di fiddle, mandolin e piano.

Senz’altro si tratta di uno dei migliori album dell’anno. Ringer, con Philipps e la McCaslin, rappresenta un tipo di country & western songwriter del tutto atipico e particolare, innovatore e d’avanguardia; e rappresenta anche un modo di far musica senza spinte commerciali od imposizioni contrattuali. Sono musicisti che cantano solo le songs che amano e che non hanno mai sacrificato la propria libertà ed il proprio modo di vivere, semplice e puro, al successo od al denaro.

Philo 1047 (Country & Western, 1977)

Daniele Ghisoni, fonte Mucchio Selvaggio n. 3, 1977

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