Musicista e compositore di talento John Hartford torna a noi con questo suo nuovo LP, Headin’ Down lnto The Mistery Below, che si rivela tra i suoi migliori. Compositore ed esecutore dotato di un sottile senso di humour, ha i suoi pregi maggiori nella pulizia della propria musica e di un incredibile comunicatività verso chi l’ascolta.
Questo suo ultimo lavoro continua il discorso iniziato con lo stupendo Mark Twang, un album incredibile per la sua originalità che, pur avendo vinto il Grammy Award, una delle più importanti onorificenze della country music, fu criticato come egocentrico e troppo difficile.
Hartford prosegue la storia del Mississippi e dei suoi battelli a vapore, spinto dal suo amore per questo fiume sulle cui rive è cresciuto, e dove passa tuttora la maggior parte del suo tempo, a bordo del suo steam-boat, la Julia Belle Swain. John afferma di essere, come il suo hero Mark Twain, un figlio del fiume e descrive nelle sue canzoni la gente di fiume, con le sue storie semplici ed affascinanti allo stesso tempo.
Headin’ Down Into The Mistery Below è un one-man show: Hartford ne compone tutte le canzoni, ne cura la produzione aiutato dall’amico Mike Melford, canta, suona con il suo stile inconfondibile banjo, fiddle, guitar, si accompagna con il ritmico battere dei piedi; in alcune canzoni un coro veramente suggestivo ripete i ritornelli, dando origine ad un lavoro veramente unico nel suo genere per occasione ed originalità, un capolavoro paragonabile a Mark Twang, rispetto al quale ha in più il pregio di una piacevole immediatezza.
Tutte stupende le songs di Headin’ Down lnto The Mistery Below, tra le quali spiccano The Mississippi Queen dedicata alla regina degli steam-boats; See The Julia Belle Swain, che descrive il suo battello; dolci ballate come In Plain View Of The Town e Kentucky Pool, per finire a Mass Ferris, dedicata alla sua vecchia maestra che contribuì a far nascere in lui l’amore per il Mississippi. Un album eccezionale per un artista personalissimo che esegue una musica nella quale crede e che ama sinceramente.
Flying Fish 063 (Old Time Music, 1978)
Daniele Ghisoni, fonte Mucchio Selvaggio n. 16, 1979
