John Lee Hooker – The 1965 London Sessions cover album

L’attiva etichetta inglese Sequel ristampa un vecchio disco da tempo fuori catalogo dal valore storico elevato (tra l’altro le sue quotazioni tra i collezionisti sono molto alte). Si tratta delle sessions londinesi di John Lee Hooker.
Siamo nel 1965 ed il chitarrista americano era da poco sbarcato in Europa trovando nel giovane Tony McPhee un valido aiuto (il loro gruppo, John Lee’s Groundhogs aveva intrapreso vari tour nel vecchio continente, tutti di grande successo).
Riascoltando oggi The 1965 London Sessions devo dire che nulla ha perso del suo interesse, anche se il produttore Neil Slaven ha aggiunto una sezione fiati al demo originale che appesantisce un po’ il prodotto. In ogni caso il lavoro non perde la spontaneità e la freschezza tipica di queste collaborazioni, in particolare Hooker stesso si dimostra in buona forma, soprattutto dal punto di vista vocale, mentre il chitarrista Tony McPhee, uno dei più grezzi e selvaggi protagonisti dell’epopea British blues dei sixties qui si fa apprezzare per gli inusuali e precisi interventi.

Non comprendo il motivo che ha spinto la stampa specializzata italiana a denigrare fino in fondo The 1965 London Sessions almeno per due motivi: in primis stiamo parlando di John Lee Hooker, uno dei padri storici del blues, non un musicista qualunque, ed in seconda analisi siamo di fronte ad una delle prime storiche collaborazioni tra bluesman di colore americani e musicisti bianchi europei che in futuro avranno grande successo.
A conferma di quanto detto la Sequel Records stessa sta riportando sul mercato tutte le sessions di quegli anni ad iniziare da Arthur Crudup, Big Joe Williams e Son House, tutte gemme preziose da inserire nella collezione insieme a questa ‘John Lee Hooker London Session’, un pezzo indispensabile per ogni appassionato del vecchio blues.

Sequel NEB CD 657 (Blues, 1993)

Franco Bigi, fonte Out Of Time n. 3, 1994

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