Inquadrare un personaggio poliedrico come John McEuen non è facile: da un lato è stato l’ago della bilancia che ha fatto pendere verso la tradizione il suono della Nitty Gritty Dirt Band ma al tempo stesso, all’interno della stessa band e attraverso la sua produzione discografica solista ha saputo sperimentare e unire suoni provenienti da differenti radici, dall’infatuazione per certa musica classica alle sonorità ‘spagnoleggianti’.
A suo nome comunque John McEuen ha prodotto relativamente pochi album, una dozzina in più di un trentennio, e non ha mai fatto gridare al miracolo qualitativamente parlando, pur risultando più di una volta positivo. Questo Made In Brooklyn è il risultato di una due giorni di musica molto intensa a New York con la compagnia di vecchi amici, rivisitando alcuni classici della country music e del folk (ma anche del rock) con buona verve, aggiungendo sue composizioni che naturalmente spostano gli equilibri verso un bluegrass molto corposo e vicino alle tentazioni jam.
Tra le cose più ‘scontate’ (in senso positivo) ci sono le versioni di I Still Miss Someone di Johnny Cash e Mr. Bojangles di Jerry Jeff Walker, due melodie senza tempo che sono rimaste nel suo cuore, in entrambi i casi riletture di buona fattura e gusto. Sorprendenti invece sono due cover di Warren Zevon, musicista che non ritenevamo vicino allo spirito di John McEuen e che fanno un po’ di fatica a risultare credibili pur nella piacevolezza degli arrangiamenti. A My Dirty Life And Times e Excitable Boy manca quell’ironia e quel pungente approccio che era una delle caratteristiche di Warren e l’eccessiva ‘levigatezza’ dei suoni penalizza il risultato finale.
Positive sono altre due cover, qui scelte con oculatezza, She Darked The Sun di Gene Clark e My Favorite Dream di Boudleaux Bryant che assieme alle originali Acoustic Traveler, all’introduttiva Brooklyn Crossing e alla chilometrica The Mountain Whipporwill rappresenta bene la personalità di John McEuen, banjoista (a anche fiddler) di enorme talento e capacità.
Da citare il ‘parterre de roi’ che lo accompagna nel disco, da Jay Ungar a John Cowan, da Steve Martin a John Carter Cash e David Bromberg, per citare i più noti.
Chesky JD388 (Bluegrass Tradizionale, Bluegrass Progressivo, Country Folk, 2016)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2016
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