Canadese di Fort MacLeod, Alberta (ma nato a Jersey, una delle isole britanniche nel Canale della Manica), John Wort Hannam è stato fino al 2002 un insegnante con la passione per la musica, scegliendo poi quest’ultima e regalandoci sprazzi di pregevole canzone d’autore grazie ad una voce calda e modulata, un buon pickin’ chitarristico e la capacità di tratteggiare storie e caratterizzazioni degne della sua formazione letteraria.
Quattro album all’attivo, un’attività concertistica che l’ha fatto conoscere attraverso i festival di Calgary, Edmonton e Kerrville, con la consacrazione definitiva attraverso le canzoni di questo Queen’s Hotel, disco maturo e profondo nel quale emergono godibili tratti autobiografici (Pier 21 parla del trasferimento della sua famiglia in Canada) e un’abilità non comune nel raccontare il suo amore per la terra che lo ospita (splendida in questo senso è Church Of The Long Grass ambientata nel sud rurale dell’Alberta).
Worth A Damn è un duetto con la cantautice Jenny Whiteley, più volte insignita dell’importante premio Juno Award, una country song nella più classica tradizione, Requiem For A Small Town è un intelligente quadretto della provincia canadese, With The Grain, When I Drink Too Much e Tonight We Strike sono altrettanti esempi delle influenze musicali di John Wort Hannam, da Loudon Wainwright III (l’artista che ha fatto scattare in lui la voglia di diventare cantante ed autore), a Fred Eaglesmith, a Townes Van Zandt.
Da sottolineare ancora la sagace produzione di Steve Dawson (e delle sue preziose chitarre – weissenborn, dobro, national ed elettrica – che fanno da base a tutto l’album) che con una manciata di esperti sidemen canadesi come John Reischman, mandolino e mandola, Geoff Hicks, batteria, Rob Becker, contrabbasso, e Tyler Bird, fisarmonica, rendono godibile questo lavoro.
Un album registrato senza sovraincisioni, con i musicisti riuniti a cerchio come ad una session informale ed amichevole. Qui sta la sua forza ed ispirazione.
Black Hen Music 0057 (Singer Songwriter, Folk, Country Folk, 2009)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2010
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