La nostalgia degli anni ’60 è sempre stata motivo di ispirazione e di recupero di sonorità mai dimenticate. Troppo spesso però i risultati sono stati banali o semplicemente motivati dalla imitazione più bieca e tesa a mascherare una scarsa capacità compositiva o di trovare spunti realmente innovativi.
Quando perciò si ha per le mani un CD come questo J-Walkin’, la diffidenza è senz’altro il sentimento predominante e ci vogliono diversi passaggi prima di riuscire a capire se il prodotto è genuino, sincero o è l’ennesima inutile copia. Bene, Johnny J. ed i suoi Hitmen, Mike Sipos alla batteria e Robert Trevault al basso, sono così autentici che sembrano essere arrivati fino a noi con la macchina del tempo. Le loro matrici musicali, le loro sonorità, persino il loro continuo alternare brani strumentali a belle canzoni ed a sfrenati rock’n’roll, sono in perfetta sintonia con i graffiti di Lucas e le sue feste di fine anno scolastico.
Prima di loro non riesco a ricordare nessuna band, fatta eccezione per i grandissimi Inmates, che abbia saputo rivivificare così bene le atmosfere tipiche dei Sixties ed il loro costume musicale, fatto di canzoni semplici, immediate ma mai banali. Sentire I Go Paid o Private Problems, entrambe firmate dallo stesso Johnny J., vuol dire calarsi e crogiolarsi nei ricordi di un periodo più o meno lontano, ma al quale i richiami nostalgici sono frequenti in tutti i trenta-quarantenni che mettono i jeans dopo aver smesso gli abiti da ufficio.
Il suono di quella chitarra a mezza cassa è proprio lo stesso che abbiamo amato ascoltando tanti 45 giri ormai impolverati. Certo, non vi sarà facile trovarlo, ma se vi capita di vedere questo J-Walkin’, portatevelo a casa, non ve ne pentirete.
Orleans OR 1011 (Rock & Roll, 1994)
Claudio Garbari, fonte Out Of Time n. 5, 1994