Wide Awake, nonostante sia un EP, è un fondamentale passo verso una piena e compiuta maturità per i Joy Kills Sorrow, quintetto di Boston già fattosi notare con il precedente This Unknown Science del 2011, disco molto apprezzato dalla critica d’oltreoceano.
Matthew Arcara, chitarrista e membro fondatore, Emma Beaton, vocalist di pregio, Wesley Corbett al banjo, Zoe Guigueno al contrabbasso e Jacob Jollif al mandolino mostrano un affiatamento straordinario, arrangiamenti originali e influenzati si da radici bluegrass ma densi di citazioni jazz, pop, swing e rock, un approccio libero da vincoli e basato su una preparazione classica e da anni di conservatorio.
L’album pur nella sua forma puramente acustica riesce a catturare lo spirito di una band indie rock o americana, mostrando forza espressiva e sfumature che solo chi non ha confini sonori riesce ad offrire, proponendo all’ascoltatore emozioni intense pur nella inevitabile brevità delle sette canzoni che lo compongono. Da Was It You a Enlistee che aprono e chiudono con estrema poesia il disco passando per Such Great Heights di Ben Gibbard, già leader dei Death Cab For Cutie e partner dell’ex Uncle Tupelo e guida dei Son Volt Jay Farrar, i due brani firmati da Emma Beaton Gold In The Deep e Jake e le ispirate Get Along e Working For The Devil, questo lavoro dei Joy Kills Sorrow li pone come una delle stringband più propositive dell’attuale scena acustica americana, in grado di combinare con naturalezza i vari generi della musica a stelle e strisce riuscendo sempre ad essere profondamente credibili.
Signature Sounds SIG-2056 (Bluegrass Moderno, Country Acustico, Folk, New Acoustic Music, 2013)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2013