L’appassionato di musica country che dovesse trovarsi tra le mani il cd di Kelly Spinks può stare tranquillo; infatti sul retro troverà un avvertimento che gli farà tirare un sospiro di sollievo : warning – 100% country. Non è poca cosa di questi tempi in cui diventa sempre più difficile procurarsi musica country pura, così come era una volta. Nell’era del ‘facciamo tutto un mix pop rock-country, Kelly Spinks riesce a emergere con la sua abilità singolare al violino e a mantenere viva la tradizione texana.
A.J.Lockett del famosissimo Ernest Tubb Record Shop, ha affermato che Kelly Spinks riesce a tirare fuori il diavolo dal suo violino: questo per far capire le doti eccezionali di questo giovane talento texano, che forse non diventerà mai un colosso come i suoi predecessori, ma che sicuramente possiede quel tocco magico così raro oggi nell’ambiente musicale.
Buona è la scelta dei brani da lui interpretati (Is This All There Is To A Honky Tonk, California Wine, Mr. Record Man) e ottima l’esecuzione.
La musica country oggi ha bisogno più che mai di esponenti come Kelly Spinks: veri honky tonk men che sanno regalarci motivi stupendi ed onorano il lavoro dei grandi Bob Wills, Ernest Tubb, Ray Price. E’ sicuramente difficile farsi strada in un mondo controllato da case discografiche e interessi pubblicitari, ma il vero appassionato non può e non deve lasciarsi sfuggire lavori come questi.
Hanno più volte affermato che la musica country è stata uccisa (e questo purtroppo in parte è vero) ma credo piuttosto in una malattia che ha contaminato questo bellissimo genere. L’unico sistema per ridare forza e salute alla country music è un ritorno alle origini.
Il segreto sta nel riportare alla luce le antiche roots dove tutto cominciò. Per fortuna ogni tanto compaiono artisti come Kelly Spinks, che in nome della musica e alla faccia delle major labels, combattono la loro battaglia per ricordarci che la country music non è fatta di suoni elettronici e luci psichedeliche.
Quando ho ascoltato per la prima volta l’album di Kelly Spinks, chiudendo gli occhi ho visto il Texas, il suo mare d’erba, gli honky tonk bar, ho sentito il profumo della prateria, ho ascoltato il silenzio delle sue immense distese. Questo è ciò che deve regalare la musica country : emozioni!
Da qui ho capito che Alan Jackson e George Strait si sbagliavano: la musica country non è morta e per farla ritornare agli splendori di un tempo bisogna soltanto credere in personaggi come Kelly Spinks.
Krista KS 1226CD (Traditional Country, 1997)
Gloria Tubino, fonte Country Store n. 65, 2002