Quarto disco per la Copper Creek, il terzo addirittura celebrava i venticinque anni di Dick Kimmel nella musica bluegrass. L’ho acquistato per curiosità, non aspettandomi grandi cose, infatti, aldilà del rispetto che si sono guadagnati a livello locale, la band non ha mai fatto parlare di sé, e persino quelli di Bluegrass Unlimited, che sono sempre attenti a non far male a nessuno, hanno dedicato loro articoli, direi, solo di circostanza.
Ramblin’ Away spiega perché. Strumentalmente rientrano nella media dei gruppi americani locali (no… forse no). Vocalmente, invece.., ancora peggio: scarsi i lead vocals, un disastro, o quasi, le armonie. Pochi gli episodi interessanti nonostante il tentativo di proporre un repertorio originale e ricercato. Rimandarli dopo venticinque anni sarebbe da cattivoni: bocciati.
Copper Creek 0149 (Bluegrass Tradizionale, 1996)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 36, 1997