Larry Stephenson - Wash My Blues Away cover album

II suo ammiratore tipo ha la camicia che odora di Stira & Ammira, la riga dei calzoni bene in evidenza, le scarpe lucide e un’educazione provinciale che lo spinge a correre fuori dalla macchina per aprire la portiera alla sua fidanzata puzzolente di Rexona.
Vi ho già confessato più volte che Larry Stephenson non é tra i miei preferiti. Ha una voce potente e possiede anche una tecnica mandolinistica forse non personalissima ma piuttosto efficace; ciononostante il caro Larry, con quell’aria pulitina da bravo ragazzo e quel bluegrass pulitino che fa incessantemente a pugni col così detto ‘lonesome sound’ a mio parere può andare a genio soltanto a quella tipologia di bluegrassari con le caratteristiche sopra riportate.
E questo disco é in assoluto il migliore della sua produzione, mica per altro, per l’apporto (in questo caso fondamentale) di Dudley Connell, Dan Tyminski, Tim Smith, Earl Yager, Sammy Shelor e Steve Wilson.

I pezzi migliori, guarda caso, sono quelli dove Larry fa il tenor e al lead c’è Dudley: A Brand New Heartache Comin’ On, un vecchio cavallo di battaglia degli Everly Bros, firmato dalla coppia B. & F. Bryant, Convicted By My Conscience e Our Darling’s Gone degli Stanleys, il miglior brano disco.
I nuovi elementi della sua band, Dale Vanderpool, Tom Feller e Shannon Slaughter sono bravi, ma, coincidenza, non suonano nelle canzoni più belle.
Il bluegrass di Larry Stephenson é troppo zuccherato, lui sta al bluegrass come Pat Boone stava al rock’n’roll. Se riesco a concludere l’ascolto di un suo disco devo iniettarmi nelle orecchie tre quarti d’ora di George Thorogood & The Destroyers per far tornare a girare l’adrenalina nella maniera giusta.
Ormai ci conosciamo, sapete che quando posso evito di dare giudizi pesantemente negativi, perché… é bello poter sperare in un miglioramento, in una crescita dell’artista. Ma qui ci troviamo di fronte ad un musicista che ha fatto una precisa scelta stilistica che, personalmente, non sopporto… e più ascolto la sua versione di Kentucky Waltz (dio santo che finale che ha!) e più mi convinco che nella sua musica non c’è il benché minimo briciolo di ‘anima’, ma solo esclusivamente insopportabile estetica.
Come dicevo, questo è il suo sesto disco, e il suo migliore. Non escludo che qualcosa di esso possa piacervi, quindi dateci pure un’ascoltata… io però vi ho avvertiti.

Wash My Blues Away /Here I Am In Love Again /A Brand New Heartache Comin’ On /Round About Way /Convicted By My Conscience /Lost Indian /Over The Gloryland /Kentucky Waltz /Our Darling’s Gone /In My Baby’s Arms Again /Hymn From Way Back Home /Moonlight In The Mountains

Webco CD-0144 (Bluegrass Moderno, Bluegrass Tradizionale, 1993)

Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 23, 1994

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