Registrato nel 1991, Bluegrass Guitar Duets è il primo dei due dischi di Sandy Rothman, e noi lo recensiamo solo adesso… ci cospargiamo il capo di cenere, e chiediamo umilmente venia. Va subito detto che in apparenza non ci troviamo di fronte a due must dello strumento: su la zampa chi conosce questi due flat-pickers… Credo doveroso puntualizzarlo soltanto perché mi piace l’idea che vi possiate meravigliare della loro bravura una volta in possesso di questo bellissimo (quanto utile, aggiungerei) compact disc. Sì, perché dò per scontato che ognuno di voi faccia presto losforzo di acquistarlo.
Ma non è un po’ azzardato, chiederete voi, invitare tutti a impossessarsi di un altro disco di sola flat-picking guitar? Cosa potrà mai dire un chitarrista oggi che non abbiano già detto i vari White, Rice, Crary, Watson, Barenberg, Blake…? Vero: non c’è niente di ‘nuovo’ in questo album che non abbiate già ascoltato da quei chitarristi, ciononostante Bluegrass Guitar Duets può essere annoverato tra i migliori dischi del genere… Già, ma quale genere? Potrei semplicisticamente etichettarlo come ‘traditional country guitar’, in realtà in esso troverete elementi comuni a quasi tutti i sopracitati chitarristi, in special modo Watson, White e Blake.
Ma c’è altro ancora: string bending, double stops, pedal steel licks, cross picking, electric blues licks, banjo licks, tremolo, ecc.
Quanto accomuna i due flat-pickers alla nuova generazione di chitarristi è il forte amore per la melodia, e questo fa sì che i 15 pezzi dell’album possano ampiamente soddisfare anche i non chitarristi. E se anche voi siete un po’ stanchi dell’assolo mozzafiato fine a se stesso, allora eccola qui la vostra isola di salvezza: potrete passare ore in poltrona con le mani a sorreggere la nuca e la cuffia sulle orecchie senza stancarvi minimamente, o con la chitarra ad accompagnare i due per tutti e 63 i minuti e 37 secondi del disco. Piacevoli e mai banali i pezzi lenti, con soluzioni armoniche e arrangiamenti apparentemente semplici ma di gran gusto, mai frenetici e snervanti i pezzi veloci, comprese le fiddle tunes Billy In The Lowground e Black Mountain Rag, o lo standard bluegrass Lonesome Road Blues solitamente eseguito a velocità spaimodica.
Tutta la bellezza del disco sta negli originali arrangiamenti che ogni brano offre, e i due sono così bravi nel proporre varianti tanto da registrare una versione di In The Pines di oltre 6 minuti, o di When You And I Were Young Maggie di quasi 6 minuti.
Credo di potermi fermare qui, spero di essere stato abbastanza convincente da indurvi a mettervi sulle tracce di questo disco. Ah, dimenticavo, recentemente la Tone Bar ha venduto i diritti di stampa del disco alla Sierra Records, la quale ha inserito un pezzo in più rispetto all’originale e ha cambiato anche la copertina (in peggio, mi ha comunicato lo stesso Rothman).
Denver Belle /In The Pines /Little Annie /Flop-Eared Mule /What A Friend We Have In Jesus /Blue Guitar Yodel /Lonesome Road Blues /Billy In The Lowground /Forsaken Love /Buffalo Gals /When You And I Were Young Maggie /Black Mountain Rag /The Storm Are On The Ocean /Weeping Willow /Precious Memories
Tone Bar TBR-1833 (Bluegrass Tradizionale, Old Time Music, Country Acustico, 1991)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 22, 1994