Laurie Lewis & Tom Rozum - Guest House cover album

Dopo Seeing Things del 1998, con il quale emergeva più che mai la sua statura di autrice (ben 8 brani suoi su 11), rimanendo tuttavia amorevolmente vincolata ai suoni della tradizione, Laurie Lewis negli ultimi album ci ha fatto ascoltare tanto tradizionalissimo bluegrass da farci comprendere quanto è maturato e divenuto forte il suo legame con la musica di Bill Monroe. Gli effetti californiani che spesso hanno influenzato il bluegrass della West Coast, se si sono fatti sentire nella sua musica, sono andati via via dissipandosi di fronte ad una montante voglia di tradizione, sfociata particolarmente con il bel Laurie Lewis & Her Bluegrass Pals del ’99, l’album che venne a presentare anche in Italia insieme al suo compagno Tom Rozum e Todd Phillips & Craig Smith.
E’ sulla strada tracciata da questi ultimi lavori che troviamo il nuovo prodotto di Laurie, Guest House, tornata alla formula Lewis & Rozum, già sperimentata con successo in passato. Ed è ancora tradizione, con tanta generosità, anche se di fatto i pezzi ‘Public Domain’ sono solo due, gli altri non giungono infatti dal solito magazzino di standard bluegrass, bensì dalla creatività di una manciata di autori di grosso calibro come Jim Ringer, Claudia Schmidt e Si Kahn.

Quindi Guest House è un disco dal taglio cantautorale? No, direi di no. Sono canzoni il cui arrangiamento le fa stare vicine ai classici del bluegrass, almeno per quanto riguarda l’approccio stilistico. Certo c’è anche la firma di Hazel Dickens, due volte, che scrive canzoni che sembrano secolari tanto sono classiche, e poi c’è anche qualcosa uscita dal cappello di Laurie, che tanto ricorda però Woody Guthrie.
E’ passata dalla Rounder alla meno importante ma comunque valida Hightone Records, altra etichetta che garantisce libertà ai propri musicisti di esprimere la loro arte senza compromessi. Questa la band: Todd Sickafoose, Craig Smith, Scott Huffman, Nina Gerber (!), Mike Marshall e Tom Sauber. Consigliato.

Hightone HCD8167 (Bluegrass Tradizionale, 2004)

Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 73, 2004

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