“Attualmente molte più persone ascoltano cajun, la musica del Sud rurale della Louisiana, più che in ogni altro periodo. Un ‘rinascimento’, o comunque un revival di questa musica è in atto, sia in Louisiana che altrove. Anche se, paradossalmente, la maggior parte dei grandi creatori del cajun non è più con noi da lungo tempo, e nelle nuove generazioni è andata quasi del tutto perduta quella tradizione che vedeva più musicisti all’interno dello stesso nucleo familiare”.
Così iniziavano le lunghe note di copertina di Cajun Soul, il primo splendido album di Eddie LeJeune (1988, Rounder Records CD 6013). Se ‘rinascimento’ o ‘revival’, negli anni ’80, si poteva considerare quel fenomeno di riavvicinamento al cajun in corso negli USA, Francia, Nord Europa e Louisiana, in Italia invece è di scoperta che bisogna parlare.
E risulta strano come in un periodo assolutamente sfavorevole per la musica folk, con la vendite di dischi di musica tradizionale in irrefrenabile picchiata, un genere come il cajun possa destare particolare interesse.
E’ evidente l’apporto che è stato dato alla popolarizzazione del genere da alcuni gruppi rock di tendenza e da alcune country stars con un discreto seguito da queste parti. E anche in Italia va riconosciuto l’impegno di quei pochi meritevoli giornalisti di settore particolarmente affezionati a questa musica.
Va notato inoltre, che negli ultimi anni molti festival europei di jazz e di blues inseriscono ormai regolarmente nei loro programmi anche gruppi di musica zydeco, ovvero il cajun dei creoli della Louisiana.
Bene, dopo questa lunga premessa sull’ottimo stato di salute del cajun anche in Italia, andiamo a parlare di un disco così bello che sarebbe davvero un peccato non inserirlo in questo spazio. Difficile immaginare un cajun tradizionale più adatto a far avvicinare nuovi ascoltatori al genere.
La combinazione è quella giusta: un’accordion rigorosamente ligia ai canoni che caratterizzano la musica della piccola comunità etnica francofona della Louisiana; una chitarra che molti riconoscono come La Chitarra Cajun; un fiddle un po’ old time, impeccabile nella scelta dei fraseggi e, stranamente, molto intonato; due belle voci, una delle quali (D.L. Menard) che ricorda, nel timbro e nello stile, quella del mitico Hank Williams.
I tre musicisti sono, rispettivamente: Eddie LeJeune, D.L. Menard e Ken Smith. Eddie LeJeune è solo all’inizio della sua carriera discografica nonostante i suoi 40 anni e la sua lunghissima esperienza. Essere figlio di Iry LeJeune, uno dei più grandi accordionisti di tutti i tempi, evidentemente non lo ha aiutato molto: il peso di quel nome pare lo abbia convinto ad abbandonare lo strumento più volte. In possesso di una tecnica non comune e di uno stile vocale ‘lonesome’ e non particolarmente dissonante come –dicono- voglia la tradizione, Eddie LeJeune si può ritenere con certezza il futuro del cajun più puro e sincero.
D.L. Menard è ormai famoso (per quanto famoso un musicista cajun possa essere) è musicalmente attivo dagli anni ’50, ha inciso parecchi dischi, uno addirittura prodotto da Ricky Skaggs (Cajun Saturday Night, Rounder 0198).
Il suo incisivo modo di accompagnare fa si che la presenza di un bassista risulti del tutto superflua. L’impostazione vocale country e i caratteristici ‘bass-runs’ old time fanno di D.L. Menard un musicista alquanto originale nel panorama cajun.
E, per concludere, Ken Smith, fiddler e produttore del disco, di sicuro il più dotato tecnicamente nonostante la sua giovane età. Vincitore ben 5 volte del ‘Louisiana Fiddlerìs Championship’ si può ritenere lo ‘Stuart Duncan’ del Cajun Fiddle, e chi conosce Duncan sa bene a quale livello ci riferiamo.
Il disco è co-prodotto da Ken Irwin della Rounder Records e in Europa è stato ristampato dalla inglese Rykodisc Hannibal.
Acquisto calorosamente consigliato.
J’étais Au Bal/ Traces De Mon Boghei/ Bayou Pon Pon/ Elle Savit Pas J’étais Marié/ Blues De Port Arthur/ Valse De Kaplan/ Fille de Houma/ Valse à Thomas Ardoin/ Eunice Two Step/ Les Filles Du Mexique/ Flammes D’Enfer/ Dans Les Miseres/ Petite Fille De Ville/ Chere Tout-Toute/ Mamou Two Step.
Rykodisc Hannibal HNCD 1371 (Cajun, 1992)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 16, 1992
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