Nata nella piccola cittadina canadese di Wingham ma cresciuta musicalmente nella fertile scena di Toronto con le sue decine di club e altrettante occasioni per mettere in mostra il proprio talento, Lesley Pike ha costruito la propria immagine sonora unendo la canzone pop e l’alternative country in modo solido ed interessante.
Al quarto disco di un percorso in costante crescita sia dal punto di vista compositivo sia da quello interpretativo, Lesley Pike ha rafforzato il legame di amicizia e la partnership artistica con James Bryan, musicista, autore e produttore che ha incontrato a Toronto ma che ora risiede a Londra. Con lo stesso Bryan con cui divide i meriti della riuscita di questo November, Lesley Pike ha saputo giocare le sue carte attraverso otto brani dalle varie sfumature che però danno l’impressione di un lavoro di grande coesione e piacevolezza.
Dalle orgogliose note dell’apertura affidata a My Own fino alla conclusione intensa ed accorata di In Another Life, passando per la vivace White Lies dall’intro che ricorda la Cecilia di Simon & Garfunkel, per le moderne tonalità country pop della canzone che dà il titolo alla raccolta, per la poesia sussurrata di Brooklyn, per il duetto ispirato con Ryan Kelly in Every Time We Say Goodbye, l’album riesce a far emergere un’artista dotata di una buona ‘penna’, legata alle sonorità delle varie Tori Amos, Joan Osborne e Carole King, tanto per citare alcune delle figure alle quali Lesley ha sempre guardato con riverenza e affetto.
In qualche momento il suono risulta leggermente patinato ma mai banale o ridondante, garantendo in molti momenti un pathos e un coinvolgimento che rendono questo November un disco riuscito e godibile, intriso di passione e sincerità.
Autoprodotto (Country Pop, Singer Songwriter, 2015)
Remo Ricaldone, fonte 2016
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