Linda Ronstadt - Living In The Usa cover album

Linda Ronstadt è certamente la cantante rock più popolare oggi, negli States. La sua voce malleabile, ma ben costruita, ed il suo sesto senso nel scegliere le canzoni, hanno contribuito in maniera notevole ad allargare la sua popolarità. I suoi album sono tutti confezionati in maniera ineccepibile, ben registrati, e perfino le copertine, le buste interne e le etichette sono curate nei minimi particolari. Questo perfezionismo consumistico però finisce con l’irritarci. Qui la musica non è più un semplice fattore di svago, non ha un carattere pulito e semplice, non è una invenzione geniale, ma un arido prodotto costruito in studio con il solo scopo di essere vendibile.
Gli ultimi album di Linda Ronstadt sono tutti assai appetibili, e Living In The Usa non è certamente da meno nella qualifica di prodotto. Ma non troviamo punte di genialità, non troviamo invenzioni, non sentiamo canzoni che ci procurano qualche emozione. Il suono di Living In The Usa è collaudato, le canzoni pure, ma sono tutte già sentite e risapute. Mohammed’s Radio ci piaceva di più nella interpretazione di Warren Zevon, e così pure Love Me Tender cui Elvis Presley aveva dato un altro sapore. Salverei Allison, di Elvis Costello, qui resa genialmente ed il famoso Back In The USA di Chuck Berry, in una versione piuttosto tirata. Waddy Watchel è piuttosto sprecato, in questo album. Il cast dei musicisti è lo stesso dell’album di Fuller e Kaz, ma quale profonda differenza fra i due dischi!

Asylum 155 (Country Rock, 1978)

Paolo Carù, fonte Mucchio Selvaggio n. 13, 1978

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