Lindisfarne – Live In Nottingham 1990 cover album

Non so per quale motivo i Lindisfarne siano sempre stati accomunati alla definizione folk, forse perché la loro storia è iniziata proprio nel periodo del folk revival anni ’70, un momento di particolare proliferazione di gruppi e piccole formazioni dalle più svariate influenze musicali. con impostazione prevalentemente elettroacustica e impiegando spesso strumenti tradizionali.
Non sono mai stati benvoluti dalla critica più conservatrice, ma nonostante il boicottaggio Lindisfarne hanno goduto di un certo successo e tuttora annoverano un buon seguito nei concerti in terra d’Albione (alla stregua dei Nomadi in Italia per intenderci).
Buoni musicisti e entertainer formidabili sul palco, hanno sempre retto il confronto con il tempo, rinnovandosi nel suono e nelle composizioni, diciamo pure anche con una certa scaltrezza nel cogliere “l’attimo fuggente”.

Così si possono individuare riferimenti al folk-rock d’annata, al blues, al rock’n’roll, ma soprattutto ai songwriters americani, alle ballate elettriche punto di forza e migliore espressione del loro repertorio.
Il concerto Live registrato a Nottingham nel 1990 ci presenta i Lindisfarne nella formazione tipo, guidati da Alan Hull vera mente del gruppo e degno mestierante in compagnia di Simon Cowe, Rod Clements, Ray Jackson e Ray Laidlaw. Tutti sono in ottima forma e ci regalano un live accattivante, alternando i vecchi brani come Lady Eleanor a quelli più recenti tra i quali un ottimo rock-blues dal titolo Knacker’s Yard Blues, per poi finire in un crescendo di ovazioni con le immancabili Fog On The Tyne e Meet Me On The Corner (il loro maggior successo commerciale).
In definitiva un lavoro sincero prodotto da veri professionisti, privo di cadute di tono o di buon gusto, anzi, ci sono spunti esaltanti da assaporare con una bella birra, magari una Newcastle Brown Ale.

Code 90 Ninety 5 (Roots Rock, 1993)

Stefano Poli, fonte Out Of Time n. 1, 1993

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