Lowe Stokes

La Georgia è stata terra di grandi e fondamentali violinisti che hanno lasciato un segno rugoso nella storia della old-time music.
Uno di questi georgiani, Markus Lowell Stokes, nato a Elijay, presumibilmente nel 1898, aveva imparato lo strumento da Joe Lee, considerato in tutta la Georgia una leggenda sul violino per la sua bravura ed inventiva. Tra i tanti fiddle tune che Lowe aveva imparato dal vecchio Joe c’era Kathy Hill, un roccioso e intricatissimo square dance che era un vero fiore all’occhiello per ogni violinista di musica tradizionale. Fu proprio con la riproposta di quello strumentale che Lowe Stokes vinse diversi premi nonché nel 1924 la prestigiosa Fiddler Convention di Atlanta, dove mise al tappeto una pletora di altri contendenti che lo guardarono invidiosi ed in cagnesco mentre eseguiva con scioltezza ed abilità da veterano i passaggi più difficili ed intricati.

Un musicista così non poteva scappare ai Skillet Lickers, un vero super gruppo d’epoca che faceva base appunto ad Atlanta. Quasi senza accorgersene Lowe divenne un membro fisso della band, con cui registrò sporadicamente alcuni titoli infiammando i brani con i suoi dialoghi melodici con l’altro violinista Clayton McMitchen.

Negli stessi anni Lowe formò i Georgian and Pot Lickers con cui incise dei trascinanti fiddle tune e alcuni duetti con Riley Puckett, il chitarrista dei Skilleet Lickers, un vero maestro nell’uso delle corde basse. La loro intonsa bravura la si può apprezzare in particolare nello splendido ed inarrivabile duetto Sally Johnson.
Il suo progetto più ambizioso fu però probabilmente il gruppo North Georgian, che insieme ai Melody Man di McMichen suonavano una specie di progressive country per quei tempi. Il repertorio prevedeva anche arrangiamenti sofisticati di pop song o di standar jazz come in Take Me To The Land Of Jazz, con il ricercato e virtuosistico fraseggio chitarristico di Perry Bechtel, soprannominato ‘the boy with a thousand fingers’. Scampoli di pura tradizione invece con i The Swamp Rooters, come nel puro e cristallino Swamp Cat Rag eseguito insieme a A.A. Gray, un altro violinista georgiano.

Lowe Stokes non era certo un tipo tranquillo, anzi spesso e soprattutto nelle tournee con gli Skillet Likers si metteva nei guai con la legge o si trovava coinvolto in risse focose e violente in cui oltre ai pugni giravano coltelli, tanto che una volta fu ferito al costato vicino al cuore con una brillante arma da taglio che per puro miracolo non gli intaccò il cuore. Ancora convalescente e imbragato di garze si azzuffò pochi giorni dopo in un’altra rissa, questa volta traumatizzandosi con una grande botta di martello la mano destra.

Nonostante i rimbrotti dei suoi amici colleghi musicisti sembrava proprio che Lowe non riuscisse a stare fuori dai guai finché nel 1930, in un fattaccio mai chiarito, durante una zuffa gli venne tagliata di netto la mano destra tanto che dovette essere subito amputata da un medico che passava di lì per caso. Lowe però riuscii in qualche modo a superare anche questa e ritornare a suonare grazie ad un supporto meccanico che gli permetteva di tenere saldo lo strumento, e continuare a esibirsi, magari meno continuativamente, e a rimanere nell’ambiente musicale ancora per qualche decennio fino a quando decise di smettere con la musica e abbandonare il violino.

Nel natale del 1981 però qualcuno gli regalò un nuovo violino e di nuovo Lowe Stokes ci prese gusto e ricominciò ad esibirsi attorno a Chouteau, Oklahoma, dove allora abitava. Di lì incidere di nuovo alcuni brani e esibirsi con alcuni reduci dei Skillet Licker il passo fu breve finché qualche tempo dopo, ormai anziano, morì. Era il 1983.

Roberto Menabò, fonte TLJ, 2023

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