Malcolm MacWatt – Dark Harvest cover album

E’ un viaggio transatlantico quello di Malcolm MacWatt, intrapreso già con il precedente Settler del 2021 dove apparivano come ospiti Jaimee Harris, Laura Cantrell, Gretchen Peters, Eliza Carthy e Kris Drever, tra le Highlands scozzesi e gli Appalachi fino alle immense pianure dell’ovest americano.
Dark Harvest ribadisce tutta la forza espressiva del violinista e polistrumentista in un album perfettamente in bilico tra il retaggio e la tradizione e la freschezza contemporanea di una scrittura limpida e matura, con le preziose citazioni di una Drowsy Maggie riveduta e corretta con intelligenza e Out On The Western Plains di Huddie Ledbetter a cui Malcolm MacWatt dona ulteriore luce citando la sensibilità di Rory Gallagher che la riprese a suo tempo.

Le commistioni sonore sono doti che il nostro sa come dosare e come proporre con sapienza chiamando a se Angeline Morrison, cantautrice con madre giamaicana e padre delle Isole Ebridi, nella suggestiva folk ballad Empire In Me e l’ottimo storyteller americano Nathan Bell nella title-track Dark Harvest figlia della migliore tradizione scoto-irlandese.
Il percorso che viene portato a termine in questo disco parla di storie grondanti dolore, violenza e oppressione ma al tempo stesso di coraggio, speranza e anche amore in un continua dicotomia ma anche in una condivisione di ideali e di riflessione tra passato e presente.

Il risultato è decisamente affascinante sin dalle prime note di Strong Is The North Wind con l’armonica ad evocare luoghi selvaggi e attraenti, con The Church & The Crown che segue le orme di una canzone folk intrisa degli umori della terra britannica ma che spesso attraversa l’oceano per assumere una struttura americana come in Red River Woman in cui appare un banjo o in Buffalo Thunder ricca di riferimenti storici legati all’epopea western.

In questo accattivante gioco di rimandi sono da sottolineare l’asciutta e rigorosa Brave David Tyrie con l’accompagnamento del piano di Philip Dearing a ricordare le folk songs della straordinaria June Tabor, la cristallina purezza acustica di The Nightjar’s Fall From Grace che vede l’’intreccio di violino e mandolino, She Told Me Not To Go dalla inequivocabile matrice americana e la struggente e autobiografica Semi Scotsman ancora con il pianismo di Philip Dearing ad aggiungere un tocco profondamente poetico ad una melodia incisiva. Un disco e un musicista capace di toccare le corde più intime e che riesce a dipingere con colori a volte drammatici e a volte pastello un quadro intenso e deciso.

Need To Know Music NTKBBV2024MM (Celtic Folk, Singer Songwriters, 2024)

Remo Ricaldone, Fonte TLJ, 2024

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