Mare Wakefield è un’autrice e cantante originaria del Texas sud orientale che attualmente ha base a Nashville dopo un lungo peregrinare che l’ha portata a suonare frequentemente nel nord ovest statunitense (Oregon in particolare) e poi ad iscriversi alla prestigiosa Berklee College Of Music di Boston dove ha conseguito un master in cantautorato. Nella capitale della country music ha trovato spazio nel fertile mondo dell’alt-country, ispirandosi a personaggi come Patty Griffin, Buddy & Julie Miller, Gillian Welch ed Aimee Mann. Dotata di una buona capacità introspettiva e di una voce espressiva ed intensa, Mare Wakefield ha confezionato un disco apprezzabile per l’accostamento di elementi rock e pop alle radici country e folk che fungono comunque da base ad una musicalità elegante e ricercata.
Ironwood è il manifesto di una personalità già formata e di una profonda sensibilità, con alcune canzoni che si elevano decisamente dalla media a partire dalla canzone che dà il titolo all’album, con un’accorata interpretazione vocale accompagnata da una vincente accoppiata piano/cello. Arizona è una ballata acustica dove emerge il suo amore per la canzone d’autore di ispirazione folk, Enough Bad Love ha nei cromosomi la country music più genuina, Pretty Little Bird è più tradizionale, con una melodia di immediata fruibilità. Da sottolineare ancora la frizzante vitalità di Slimeball, sempre su registri legati alla country music e la tersa melodia della conclusiva Peg & Awl, una delle più belle canzoni dell’album con l’armonica di Josh Fuson e una grazia veramente notevole.
Ironwood è un disco la cui forza sta nella semplicità e nella sincerità di fondo, due doti che fanno di Mare Wakefield una musicista da seguire con attenzione.
Autoprodotto MW005 (Roots Rock, Singer Songwriter, 2008)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2010
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