Maria Muldaur - Live In Concert cover album

Maria Grazia Rosa Domenica D’Amato, in arte Muldaur dal cognome dell’ex marito Geoff, grande musicista dell’area blues e folk, ha attraversato in lungo e in largo la musica americana delle radici nel corso di almeno cinque decadi. Nata nel settembre del 1943 nel Greenwich Village di New York, Maria Muldaur ha assorbito e metabolizzato l’amplissimo spettro roots, dalla country music al bluegrass, dal folk al blues fino al jazz, al gospel e allo swing, dando un’impronta significativa con una vocalità dai toni sinuosi e sensuali e una visione molto personale e ricca di passione. Ci vorrebbe un articolo per parlare delle innumerevoli collaborazioni e della ricchissima discografia della cantante italo-americana ma noi ci limitiamo a soffermarci su questa sua produzione Live In Concert, proposta con intelligenza nella doppia veste CD+DVD, un concerto che si basa principalmente sul repertorio di uno degli autori più amati: Bob Dylan.

Heart Of Mine era già stato il suo tributo al songbook di Mr. Zimmerman e questo Live In Concert ne segue le tracce aggiungendo una manciata di altri brani. La scelta delle cover è interessante, dall’introduttiva Buckets Of Love a Lay Lady Lay, dalla romantica Make You Feel My Love a Your Gonna Make Me Lonesome fino alle pregevoli On A Night Like This (dal sottovalutato Planet Waves, uno dei dischi di Dylan da riscoprire), I’ll Be Your Baby Tonight e Ride Me High, che altri non è che la classica You Ain’t Goin’ Nowhere. Le interpretazioni sono sempre a livelli più che buoni, con la voce di Maria Muldaur che poco ha perso del calore e del pathos giovanile. La band di accompagnamento supporta con buon piglio la protagonista, dando colore ed energia alle canzoni proposte: Chris Burns alle tastiere, le doppie chitarre di Craig Caffall e Danny Caron, la sezione ritmica nelle mani di Paul J. Olguin (basso) e David Tucker (batteria), la steel guitar e le percussioni di J. Jaffe, il fiddle di Suzy Thompson e le armonie vocali di Kimberly Bass sono il giusto contrappunto per un album che può tranquillamente fungere da introduzione alla musica di Maria Muldaur.

Retroworld Float D6066 (Country Blues, Folk, 2008)

Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2011

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