Marty Robbins

In 30 anni di attività Marty Robbins ha dato prova di grande abilità come cantante, autore, stage performer, introducendo nuove sonorità lontane dal mondo nashvilliano ricche di inflessioni blues, country, western, gospel, rockabilly e hawaiane. Un artista completo ed eclettico che non ha disdegnato incursioni nell’ambiente cinematografico e delle gare automobilistiche. Di lui si ricordano soprattutto le canzoni legate al vecchio west ma è bello anche pensare alla sua fantasia musicale che gli ha permesso di creare piacevoli e azzardate varianti ai successi di Chuck Berry e Little Richards introducendo l’uso del violino.

Marty Robbins nasce e cresce a Glendale, Arizona nel 1925 in una famiglia in cui la musica è solidamente radicata: suo nonno materno è Texas Bob Heckle un famoso cantastorie che ha saputo trasmettere a suo nipote l’amore per il vecchio west.
Durante gli anni della sua giovinezza, Marty preferisce lavorare nel ranch di suo fratello a Phoenix piuttosto che impegnarsi negli studi, sviluppando così un forte interesse per la vita del cowboy.

Nel 1943 si arruola in Marina, prende parte alle azioni della Seconda Guerra Mondiale.
Durante il servizio militare impara a suonare la chitarra e aumenta in lui l’interesse e l’amore per la musica hawaiana.
Al suo ritorno a Glendale incomincia a lavorare nelle radio locali. Durante questo periodo di gavetta riesce ad ottenere buoni successi tanto da avere uno show in televisione (Western Caravan) e un programma radiofonico presso una stazione radiofonica di Mesa.
Grazie a Jimmy Dickens, Marty Robbins ottiene il suo primo contratto con la casa discografica Columbia. Il suo primo singolo Love Me Or Leave Me Alone non ottiene il successo sperato.

Bisogna attendere il gennaio del 1953 quando il brano I’ll Go On Alone raggiunge la prima posizione in classifica. Ed è proprio in quest’anno che Robbins fa il suo esordio al Grand Ole Opry.
Nel 1955 raggiunge finalmente fama e notorietà con il brano Singing The Blues che rimane in classifica per 13 settimane.
Avvalendosi della collaborazione di Ray Conniff riesce ad ottenere anche buoni successi nelle classifiche pop con i brani: A White Sport Coat (And A Pink Carnation), The Story Of My Life e Just Married.
Verso la fine degli anni ’50 Robbins incomincia a muovere i primi passi nel mondo del cinema partecipando ad alcuni films western come Raiders Of Old California .

Nel 1958 registra un buon numero di successi western come The Hanging Tree colonna sonora dell’omonimo film interpretato da Gary Cooper.
Il grande successo nel campo della musica Western viene raggiunto con la canzone El Paso che apre un fortunato decennio per Robbins.
Nel 1961 la canzone Don’t Worry lo conferma uno dei migliori western singers.
Nel 1969 Robbins è colpito da un attacco cardiaco e l’anno dopo subisce un delicato intervento di by-pass. Nello stesso anno ottiene il riconoscimento di ‘Uomo del decennio’ dalla Country Music Academy.
Le gare automobilistiche occupano un posto importante nella sua vita. Infatti negli anni ’60 è protagonista di molte competizioni Nascar.

Nel 1972 lascia la Columbia per trasferirsi alla Decca/MCA.
Nel 1974 Robbins è l’ultimo artista ad esibirsi al Ryman Auditorium. Una settimana dopo è il primo a calcare le scene della nuova Grand Ole Opry House.
Nel 1975 ritorna alla Columbia e nei due anni seguenti ottiene gli ultimi successi El Paso City e Among My Souvenirs.
La sua carriera cinematografica è ricca di apparizioni in film e telefilm.
Nell’ottobre del 1982 entra a far parte della Country Music Hall Of Fame ma due mesi dopo un attacco cardiaco pone fine alla vita di un grande artista che ha occupato le classifiche con 94 brani e che non ha avuto paura di osare, proponendo un’unione di differenti culture musicali (country, blues, pop) in nome della grande musica.

26.9.1925 – 8.12.1982

Traditional Country, Country & Western

Gloria Tubino, fonte TLJ, 2004

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