La cantautrice del West Mary McCaslin, degli ampi spazi, ritorna con Broken Promises dopo anni di assenza dagli studi. “E’ passato tanto tempo dalla mia ultima registrazione che avere la possibilità di fare un album di nuove canzoni sembrava un sogno molto remoto”. Se la voce è ancora la stessa, un tantino meno lirica e più drammatica e sofferta, la personalità musicale intatta, Mary non è più la stessa di Way Out West o di Prairie In The Sky e neppure la cantautrice della maturità di Old Friends e dell’epico The Bramble & The Rose con Jim Ringer.
La cantautrice per cantautori per eccellenza si cimenta con il personale e, al contrario delle nuove generazioni, diventa introspettiva ed autobiografica nel pieno della maturità.
Broken Promises è un’opera sentita ed autobiografica, dove lo sguardo della McCaslin è rivolto dentro se stessa alla ricerca dei ‘paesaggi’ perduti della propria vita. Ogni song è un tentativo di rivivere momenti ed emozioni del passato ed analizzarlo. Accompagnandosi alla chitarra ed al banjo e con l’aiuto di vecchi amici (Jay Ungar, violino e mandolino, Tony Markellis, basso, Evan Harlan, piano), cerca di dare delle risposte alle sue molte domande esistenziali in un lavoro emozionante ed introspettivo. Una visione poetico-musicale lucida e penetrante, scarna ed essenziale che arriva a descrivere ed a disegnare perfettamente ogni emozione, ogni situazione in ogni singola canzone. E gli unici due brani che non portano la firma di Mary McCaslin, la beatlesiana Help e If I Don’t Miss You di Jim Ringer, non sono certo due citazioni casuali in questo contesto.
Trovare la forza di guardare tanto lontano sino a vedere dentro noi stessi non è facile. Auguri e buona fortuna Mary!.
Philo CD PH 1160 (Singer Songwriter, Folk, 1994)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 4, 1994
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