Mary McCaslin è una delle più belle ed interessanti voci della musica country & western. Appassionata fin da bambina di film western, ha sempre amato la musica country ed il rock and roll. Le sue songs sono sempre pervase di un’incredibile dolcezza e descrivono spesso stupende immagini di cowboys, di praterie, di cavalli, di notti ventose senza stelle e di spazi aperti. Questo è il suo quarto album: il primo è da anni introvabile e passò completamente inosservato sia al pubblico sia alla critica. Passarono alcuni anni prima che Mary tornasse in sala d’incisione, grazie alle insistenze di amici come Jim Ringer e Jane Voss: il risultato fu Way Our West, ottimo album nel quale la accompagnano cari amici ed eccellenti musicisti come Ringer, Martin Grosswandt, Abby Newton e Jay Ungar.
Troviamo songs composte da Mary stessa: Down The Road, San Bernardino Waltz e Young Westley, splendida song poi ripresa da David Bromberg nel suo ultimo album, oltre ad una song di Gilbert Mecaud, Let It Be Me (ripresa da Mary da una versione degli Everly Brothers) e Living Without You, doveroso omaggio al genio musicale di Randy Newman. Un piacevole susseguirsi di dolci ballate che serve finalmente a far conoscere Mary e la sua incredibile voce alla critica ed al pubblico degli appassionati. Passano due anni prima di poter ascoltare un suo nuovo album: Prairie In The Sky. È forse ancora migliore del precedente, semplice, piacevole, ricco delle splendide atmosfere che solo Mary riesce a descrivere con le sue canzoni e la sua voce. L’aiutano i soliti amici: Ringer, Ungar, Doug McClaran, Winnie Winston, Hugh McDonald e Steve Mosley.
Tra le songs scritte da Mary ricordo Back To Salinas, The Dealers e Ballad Of Weaverville; My Love è di Marty Robbins, uno dei cantanti country e western che Mary ha più amato e che tanto l’ha influenzata; Priscilla Drive è una bellissima song di Jim Ringer e Cole Younger è un traditional ottimamente rivisitato. L’album, che Mary si è prodotto con l’aiuto di Ringer, è una splendida conferma. Però devono passare ancora quasi due anni prima che la McCaslin ci doni questo stupendo Old Friends. Di questo periodo di lei si sa ben poco: qualche fugace apparizione in album di cari amici come Jim Ringer, Tom Mitchell e Lew London, e nient’altro.
Il suo quarto album è senz’altro il migliore: è perfetto come incisione, ha una bellissima cover photo, curatissima la confezione con foto e note inserite. Old Friends, che è la song che da il titolo all’album, è anche l’unica scritta da Mary: molto malinconica, descrive il suo incontro con vecchi amici che non vedeva da anni, i ricordi di tante cose sia tristi sia liete.
Don’t Fence Me In è una canzone di Cole Porter, con un grande Ungar al fiddle. Way Out Here è una ballad di Bob Nolan. Pinball Wizard è la famosissima song di Pete Townshend, qui in una versione sorprendente con Mary al banjo. Per concludere la gemma dell’album, la mia preferita, Wendigo di Dwayne Storey, cantata da Mary con Jim Ringer in modo veramente suggestivo. Una cantante atipica ed originalissima, che piace al primo ascolto per la dolcezza che emana dalla sua voce; un animo puro che ci descrive le cose semplici che la circondano e la rendono felice!
Philo 1046 (Country & Western, 1977)
Daniele Ghisoni, Mucchio Selvaggio n. 3, 1977
Ascolta l’album ora