Melvin Taylor - Melvin Taylor & the Slack Band cover album

Melvin Taylor è certamente un grande personaggio: dopo dieci anni di silenzio discografico, è tornato in studio a registrare questo CD che ce lo restituisce in perfetta forma. Particolarmente azzeccata la scelta di farsi accompagnare da una band ridotta all’osso e ben affiatata: Willie Smith al basso e Steve Potts alla batteria forniscono una base misurata e consistente al leader, lasciando spazio e libertà al tagliente linguaggio della sua chitarra: e che chitarra!!

Basta ascoltare le prime note di Texas Flood: uno slow di sette minuti e trentasei secondi straordinariamente intenso e grintoso; la scelta di uno slow come pezzo d’apertura del disco è quasi obbligatoria: è proprio nei pezzi lenti e drammatici, infatti, che Taylor si esprime nella maniera migliore. Ascoltate Tin Pan Alley chiudendo gli occhi, e lasciandovi trasportare dalle note malinconiche e scure che penetrano il cuore: un capolavoro! Anche il terzo slow presente nel disco, pur non essendo all’altezza dei primi due, è comunque ottimo: stiamo parlando di Don’t Throw Your Love On Me So Strong, cover del grande Albert King.

Vale veramente la pena di ascoltare e riascoltare il lavoro del leader alla chitarra: eccezionale! Una classe immensa, che speriamo sia sorretta a lungo da questa ritrovata ispirazione, per regalarci altre perle di tale fattura.
Passando ad analizzare gli altri sette pezzi del CD, il discorso si fa necessariamente meno entusiastico. In tutto, i pezzi sono dieci: al livello dei tre slow già menzionati, possiamo mettere l’interpretazione di All Your Love di Otis Rush: anche qui la chitarra è fiammeggiante e nervosa, quasi perfetta. Depression Blues e T-Bone Shuffle, entrambe nobilitate dal lavoro sempre efficace di Taylor, sono due pezzi discreti ma non eccezionali, così come lo strumentale Talking To Anna Mae, Grooving In New Orleans, che con Depression Blues è l’unico pezzo scritto da Taylor, pur non essendo brutto non mi entusiasma: certo, anche qui quando Melvin libera la chitarra si sentono delle belle cose!

Il peggio, arriva in fondo: innanzitutto Tequila un breve brano in stile sudamericano piuttosto insipido e di significato quasi nullo. Infine, pollice verso per Voodoo Chile di Jimi Hendrix: qui, a mio parere, si scade un po’ nel cattivo gusto con tutto quello schitarrare rockeggiante: si potevano impiegare meglio questi sei minuti! Ma, detto questo, non possiamo che esprimere un giudizio finale molto buono, addirittura straordinario se analizziamo i tre lenti e All Your Love.
Con una scelta dei pezzi più omogeneo e con la stessa formazione alle spalle, Melvin Taylor è sicuramente in grado di regalarci un capolavoro: lo aspettiamo, ma intanto godiamoci questo CD

Texas Flood – Depression Blues – Grooving In New Orleans – Talking To Anna Mae – Tin Pan Alley – All Your Love (I Miss Loving) – Don’t Throw Your Love On Me So Strong – T-Bone Shuffle – Voodoo Chile (Slight Return) – Tequila

Evidenee ECD 26073-2, (Blues, 1995)

Paolo Cagnoni, fonte Jamboree n. 2, 1996

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