Seconda puntata della riproposizione dei vecchi successi di Michael Martin Murphey in versione acustica (o bluegrass come propone il titolo), seconda puntata che esce ad un anno esatto dalla prima. Detto sinceramente, non mi aveva convinto il disco dell’anno scorso, e la stessa cosa vale per questo, nonostante entrambe le copertine riportino la sua faccia affidabile e schietta, così come sicurezza ci dà l’immagine del suo cavallo.
Il sessantacinquenne cantautore di Dallas (Texas), dopo una radiosa carriera lunga oltre quattro decadi, sembra volerci dire: sono famoso, sto bene, posso fare quello che voglio e faccio del bluegrass. Un po’ quello che hanno fatto altri suoi colleghi del country mainstream (Parton, Loveless, Skaggs, ecc. pur se con premesse forse diverse). La differenza con i sopraccitati artisti è che questi hanno scritto e inciso nuovi pezzi di bluegrass, mentre M.M.M. fa solo un primo passo, limitandosi a rivedere, riadattare, rileggere suoi vecchi successi. Che, a parte qualche stupenda eccezione, non mi paiono adatti a questo genere.
Le canzoni sono comunque belle (stiamo parlando di un protagonista della ancora recente scena country) ed il suono è stupendo: la sua voce è ricca ed espressiva, da cowboy (anzi, da buckaroo) vissuto, e ad accompagnarlo (in questo come nel disco precedente) ci sono alcuni dei migliori nomi del gotha bluegrass, che si prodigano in virtuosismi ricercati e, continuo a dirlo, a volte estranei al pezzo suonato. Tra i molti, compaiono i nomi di Sam Bush, Ronny McCoury, Andy Leftwich, Rob Ickes, Pat Flynn e Audie Blaylock, senza dimenticare la voce di Carrie Hassler che duetta in Wildfire, pezzo che nel 1975 vendette un milione di copie.
In ogni caso un disco godibilissimo, a volte esuberante a volte rilassato. Dedicato solo ai suoi fans.
Rural Rhythm 1056 (Country Acustico, 2010)
Claudio Pella, fonte TLJ, 2010