Grazie alla velocità con cui questo album ha scalato le classifiche country, Michael Peterson è oggi uno dei nomi nuovi più accreditati nell’ambiente musicale di Nashville.
Nativo di Tucson, Arizona e grandissimo fan di Willie Nelson (il suo brano preferito è Funny How Time Slips Away), questo ex giocatore di football ha centrato il successo grazie alla fiducia accordatagli dalla Reprise Records che ha fatto davvero un ottimo lavoro in termini di promozione.
Prodotto da Robert Ellis Orrall e da Josh Leo, Michael Peterson è un album in un qualche modo atipico. Pur rimanendo a pieno titolo un album di country-music, ricco di shuffle e di steel guitar, si avverte il tentativo di aprire la porta a sonorità normalmente estranee al mondo della country music. Se da una parte brani come Drink Swear Steal & Lie o Since I Thought I Knew It All si inseriscono perfettamente nel filone ‘new-traditional’ dall’altra troviamo pezzi quali Too Good To Be True e Love’s Great che hanno un tessuto ritmico proprio del pop o del soul.
Merita poi una menzione a parte il brano I Finally Passed The Bar che vede la partecipazione di Travis Tritt, il cantante country ‘meno country’ di tutti. Grintoso come sempre, Tritt offre una ulteriore prova del suo talento da vero rocker.
Brano più celebrato dell’album è invece From Here To Eternity grazie a un video accattivante che viene continuamente programmato delle varie televisioni che si occupano di country music.
Un album dunque atipico, studiato per piacere un po’ a tutti grazie ad undici brani davvero vari anche se solo una ulteriore prova potrà dire se Micheal Peterson è davvero qualcuno.
Reprise CDW 46618 (Country Pop, Traditional Country, 1997)
Gianluca Sitta, fonte Country Store n. 39, 1997
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