Mindy Jostyn - Cedar Lane cover album

Secondo album per Mindy Jostyn, songwriter californiana trapiantata sulla costa opposta alla fine degli anni ’80. Se Mindy ci aveva favorevolmente impressionato con Five Miles From Home per la Prime, Cedar Lane, ancor più semplice e rootsy nella pur elegante e curata struttura, lascerà attoniti.
Realizzato per la Palmetto, ambiziosa label newyorkese dedita al jazz ed all’avanguardia come alla musica d’autore, ci rivela un’interprete sempre più personale e passionale finalmente in grado di unire intensità all’eleganza espressiva tipica della side-woman abituata alle sessions di molte rock-stars. Mindy, che suona professionalmente chitarra, piano, violino, mandolino, armonica, accordion e percussioni, oltre a cantare ed a scrivere canzoni, è accompagnata dal trio di Matt Belitsaris, chitarre, che comprende Paul Adamy, basso e Jeff Berman, batteria.

L’eclettica figura che ha accompagnato Donald Fagen, John Cougar, Billy Joel, Laura Nyro, The Story, Hooters, Joe Jackson e Carly Simon, caratterizza con l’uso di determinati strumenti ogni brano. Mindy Jostyn apre in chiave blues suonando l’armonica in Otherguys Girls, prosegue con una country-song, Calamity Jane, impegnata al violino e mandolino, ci offre una contemporanea slide-ballads, Love Can Bring, o si porge in veste di folksinger, So Fragile, con la stessa naturalezza.
Il tutto è catalizzato e reso omogeneo tanto dal personale songwriting che dalla coerenza degli arrangiamenti. Che dire poi della partecipazione emotiva che trasuda ogni sua performances? Una piccola gemma cantautorale al femminile, che brilla delle luci più diverse, da cui traspare il sempre più personale marchio della protagonista. Proprio la title track, allegorico spaccato della media borghesia americana dalla quale proviene, ci offre la chiave di lettura della sua sensibilità, dell’avvenuto salto di qualità.

Palmetto PM 2025 (Singer Songwriters, 1997)

Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 22, 1997

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