Mojave - Tumbleweed Circuit cover album

Chris Darrow è il produttore di questa formazione il cui nome deriva dalla regione desertica della California meridionale, posta a sud della Sierra Nevada e ad ovest del fiume Colorado.
The Border, la prima song di Tumbleweed Circuit, è un lungo viaggio sopra questa regione e ne fotografa tutti gli aspetti: un pianismo fluido, un ritmo che ci porta a cavallo in questo arido confine western e una solista calda come il sole del deserto.
Le canzoni che seguono, pur nella loro bellezza, denotano meno originalità in quanto sembrano subire le più svariate influenze. Ballate pianistiche come Rainmaker e rock come Stateline. Oppure i tex-mex di Amboy Annie e di The Town That Never Cools Down (che è anche vagamente reggae) e il finale dal sapore gospel di Mule And The Chicken.
La descrizione tutta messicana del tornado Il Nino, il cui padre è un iceberg e la madre una ‘folata di calore’.

Il rock con la solista tagliente di Under My Wheels ed un’altra indimenticabile song californiana che nel suo incedere ricorda Jackson Browne: Heart Of Darkness, in cui Frank Reckard alla chitarra solista è l’indomito mattatore. E la conclusiva Goodbye, Blue Monday delicata e tanto hawaiana da sembrar scritta da Chris Darrow.
In questo gruppo oltre alle due figure principali del tastierista Jerry Waller e del chitarrista acustico Steve Lewis spiccano: David Miliard al basso, Frank Reckard alla solista (ha suonato con Emmylou Harris) e Don Heffington (lo ricordiamo come batterista nei Lone Justice).
Per dovere di cronaca, tra i session-men abbiamo, oltre allo stesso Darrow, l’ex Byrd John York e Steve Fishell alla steel guitar. In questo Tumbleweed Circuit il country-rock ha le spiccate influenze musicali di una città cosmopolita come L.A. i cui tentacoli si espandono e si mescolano tutt’intorno.

Taxim TX 2019-2  (Roots Rock, 1994)

Gianfranco Giudici, fonte Out Of Time n. 12, 1995

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