Mojo Buford non ha mai goduto di una produzione costante nel corso della sua ormai lunga carriera (debuttò sul finire degli anni ’40), l’estrema indipendenza di carattere di questo bluesman, sicuramente non lo hanno aiutato nell’avere un rapporto continuativo con una etichetta. Mojo Buford è un armonicista vitale e passionale dotato di una buona voce. Harpslinger è stato registrato tra il 1991-1992 nel corso di tre distinte sessions; lo spirito dichiarato del CD è quello di presentare il nostro nella sua dimensione ‘live’, quella che lo vede instancabile protagonista, sera dopo sera, su e giù nei blues-bar degli States, ma anche nel nord Europa, dove, particolarmente in Olanda, Buford è conosciuto.
Coadiuvato da una classica formazione in stile Chicago blues schiera anche un secondo armonicista, ricreando il magico suono di Walter Horton e Carrie Bell. Per volere del leader anche il repertorio attinge dalla tradizione: Got My Mojo Workin, Early One Morning, Blues With A Feeling, Everything’s Gonna Be Alright; il tutto per creare una raccolta dei suoi brani preferiti.
La non eccessiva personalità degli accompagnatori, che si limitano ad un semplice supporto ritmico, se mettono da un lato in luce il buon lavoro del leader, dall’altro lato enunciano uno dei limiti di questo Harpslinger. Anche la scelta delle canzoni si trasforma in un’arma a doppio taglio. Se in un club, questa quasi antologia di standard blues, può essere la gioia di un neofita, su CD il discorso cambia, tutto rischia di scivolare nel già sentito, ed è un vero peccato perché Buford è musicista generoso, ed anche la sua armonica non è priva di personalità.
Direi un altro appuntamento mancato da Mojo: un CD in grado di accontentare solo il neofita del Chicago-sound, ma che delude parzialmente chi, come me, attendeva da lui un’opera più meditata e compiuta.
Blue Moon 017 (Blues, 1994)
Umberto Tonello, fonte Out Of Time n. 3, 1994