Già celebre come la miglior vocalist della musica acustica, Mollie O’Brien sembra travalicare i sempre più sottili ed indecifrabili confini di questo genere e del più levigato country-bluegrass, tipico di molte produzioni Sugar Hill, per sonorità più autentiche e legate alla roots-music, al blues ed al rock.
Big Red Sun, il titolo viene da una splendida canzone della ritrovata Lucinda Williams, non solo sfrutta al meglio le ottave della inarrivabile voce della protagonista, duttile e dinamica come poche, ma le permette di spaziare tra le nuances dei generi musicali più diversi.
La bella e pura voce soprano di Mollie O’Brien rivisita il blues, My Girlish Days, Memphis Minnie, e Little Baby, Willie Dixon, il repertorio di cantautori di più generazioni, Love Like Blood, John Hiatt, Rollin’, Randy Newman, Denver To Dallas, Judy Roderick, Looking For Trouble, Steve Goodman, senza disdegnare preziose cover di rockin’ r&b standards, Brown Eyed Handsome Man, di Chuck Berry splendidamente riarrangiata. Non mancano jazz ballads, folk songs dai sapori antichi, echi old-time country e bluegrass, il tutto reso in forma inarrivabile da una voce dalle inusuali potenzialità e da un cast di strumentisti d’alta classe.
Nick Forster, chitarre, slide e voce, Chris Engleman, basso elettrico, Steve Ivey, batteria, e John Magnie, accordion, armonica ed organo Hammond (l’ex Subdudes è anche autore di Eleezah, impregnata di Louisiana-flavour), creano un sound elettrico e, per lei, decisamente più moderno e rootsy, senza contare poi delle preziose voci dei compagni di scuderia Robin & Linda Williams e Peter Rowan. La sua notevole voce, dispensatrice di emozioni, fa di ogni brano di Big Red Sun qualcosa di fresco, nuovo, vitale ed inventivo.
Sugar Hill SH 3885 (Singer Songwriter, Country Acustico, 1998)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 29, 1998
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