Mollie O'Brien - Big Red Sun cover album

Mollie O’Brien è la sorella di Tim O’Brien, ex leader degli Hot Rize nonchè mandolinista, chitarrista, violinista e autore di alcune delle piú belle canzoni degli ultimi anni (anche se le conoscono in pochi).
Mollie, meno creativa ma egualmente brava, non è da meno.
Al suo terzo album solista, dopo un lungo sodalizio discografico accanto al fratello, la cantante di Boulder, vicino Denver, con Big Red Sun ha abbandonato le predilette atmosfere country-bluegrass dei precedenti CD per giocare una carta decisamente piú blues.
Strumentazione ridotta al massimo, la chitarra di Nick Forster (ex bassista degli Hot Rize) ad armonizzare le basi ritmiche di Chris Engleman e Steve Ivey, con l’aggiunta dell’organista John Magnie: il suono è compatto, essenziale, spesso elettrico, magari piú appetibile al grande pubblico.
Epperó spesso si rimpiange la suggestione sonora di Tell It True , dove comparivano in una chiave ‘progressive’ talenti acustici del calibro di Jerry Douglas, Darel Anger, Scott Nygaard e Mark Schatz.

Il titolo – Big Red Sun – viene da una soave canzone di Lucinda Williams che Mollie O’Brien reinventa alla sua maniera, senza indulgere in virtuosismi canori, ma estraendo il meglio dalla sua voce: limpida, avvolgente, all’occorrenza aggressiva. Un misto di Kathy Kallick e Maura O’Connell, con un pizzico di Michelle Shocked.
Dodici i brani, che pescano in un repertorio vario, ancorchè ancorato a scansioni blues. Come la vecchia My Girlish Days di Memphis Minnie o la scattante Brown Eyed Handsome Man di Chuck Barry, senza dimenticare la lirica Love Like Blood dello scomparso Steve Goodman, che Mollie esegue in una dimensione scabra, emozionante, molto lirica.
Per non parlare della traccia che chiude il CD, quel Rollin che suona come un omaggio al pianista-compositore californiano Randy Newman.
Un disco che si apprezza riascoltandolo varie volte, facendosi scorrere addosso quelle atmosfere ‘bluesy’, levigate ma non dolciastre.
Certo, bella Mollie non è, ma la sua voce – ve l’assicuro – è da ‘colpo di fulmine’.

Sugar Hill SHCD 3885 (Singer Songwriter, Country Acustico, 1998)

Michele Anselmi, fonte Country Store n. 47, 1999

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