Nata e cresciuta nel West Village di New York City, Natalie Gelman si è fatta le ossa suonando come musicista di strada nelle stazioni della metropolitana e poi nei locali alternativi e attenti alla canzone d’autore. Dotata di una voce calda ed avvolgente, di una bella vena melodica e di una sensibilità che l’ha fatta paragonare a cantanti come Jewel e Sheryl Crow, Natalie propone un piacevolissimo mix di folk e pop, sicuramente più vicino a Shawn Colvin e ad artisti come Dar Williams e Lori McKenna, mostrando simili capacità introspettive.
Dopo un esordio omonimo che ha testato le sue potenzialità, Streetlamp Musician, pur nella forma e nella limitatezza temporale di un EP, presenta una evoluzione decisa, grazie ad una produzione adulta come quella di Mark Needham (Joni Mitchell, Chris Isaak, Fleetwood Mac e la rock band The Killers tra gli altri) e Charlie Midnight, quest’ultimo co-autore della maggior parte di queste canzoni.
Streetlamp Musician, la canzone che dà il titolo a questo mini album, è certamente tra le più significative, carica com’è di riferimenti personali e di poesia urbana. One More Thing è ancora eccellente per forza espressiva, guidata da una voce decisamente ricca di sfumature e di dolcezza, Laugh So Hard You Cry mostra ancora passione e vibrante sincerità mentre Most The While e Long Stemmed Roses contribuiscono ad un quadro magari ancora in via di definizione ma assolutamente promettente e accattivante.
Un nome da tenere d’occhio ed un futuro ricco di speranza per Natalie Gelman, con un po’ di fortuna una delle prossime grandi cantautrici americane.
Autoprodotto (Singer Songwriter, 2013)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2013
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