Click è un disco particolare e dalla genesi curiosa ed originale. E’ un omaggio alla vena compositiva di Neale Eckstein, prima di tutto ingegnere del suono nei suoi studi Fox Run in quel di Sudbury, Massachussetts dove per oltre tre lustri ha registrato il meglio della canzone d’autore dell’area di Boston. Neale ha contemporaneamente nutrito la sua voglia di musica componendo canzoni, spesso con altri autori, che ora riacquistano vita e vitalità nell’interpretazione di una interessante serie di artisti che lui ha prodotto.
Click prende il titolo da un’altra grande passione, quella per la fotografia, portata avanti con ottimi risultati visto la presenza di alcuni suoi scatti nelle copertine, nei siti web e sulla stampa musicale. La presenza di Neale Eckstein è qui per la maggior parte chitarristica, oltre che compositiva, limitando le interpretazioni vocali ad una sola traccia, quella che dà il titolo a questo gustoso album.
David Buskin e Robin Batteau aprono e chiudono il disco con One Month Crazier, limpido ritratto di un solitario musicista itinerante e I Saw Her Face, più corposa e solida, con la presenza di Kenny Edwards alle chitarre elettriche, Bethel Steele tratta l’amicizia adolescenziale in One Friend, Tom Prasada-Rao è protagonista della ballata pianistica The Blessing, vicina allo spirito di Graham Nash, Eric Schwartz ci porta in territori più country con la piacevole Angel On A Harley e la più oscura Crimson Paper. Da ricordare ancora Dan Navarro con I’ve Always Been Older Than Me e Matt Nakoa con l’acustica Stormchaser, due ulteriori episodi che contribuiscono a rendere più che godibile un lavoro che documenta con freschezza e profondità una scena tra le più valide del cantautorato americano.
Fox Run 011 (Folk, Singer Songwriter, 2014)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2014
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