I New Grass Revival sono un caso abbastanza interessante nel panorama musicale americano. Quasi tutti provenienti dall’ambiente tradizionale e bluegrass, i musicisti di questo quartetto sono portavoce ufficiali ormai da diversi anni di una miscela efficacissima in cui, sulla base della vocalità tipica dei generi di cui sopra (senza dimenticare i gospel e il fascino di alcune ballate) e con l’ausilio dei tradizionalissimi e acustici (solo un po’ amplificati) chitarra, banjo 5 corde, mandolino e violino, più un basso elettrico, trovano posto oltre alla country music moderna anche elementi decisamente rock, pennellate jazzistiche, addirittura un certo amore per il reggae.
Caratteristiche del gruppo sono dunque una certa varietà ritmica, una notevole carica, e il virtuosismo dei singoli componenti fra cui Sam Bush, un maestro del mandolino americano, e quel Bela Fleck che a ragione potrebbe essere considerato il banjoista più dotato degli anni ottanta.
Grosso stimolo per la band è stato negli ultimi anni il chitarrista Pat Flynn, ritmica incalzante e solida quanto solista dallo stile originale, denso com’è di hammer-on e pull-off in serie come pure di cross-picking intricati in cui trovano molto spazio le corde a vuoto. Con l’ausilio della batteria e della sempre notevole voce rock del bassista John Cowan il disco, senza essere il migliore nella produzione dei New Grass Revival, rende comunque sufficientemente onore alla carica emotiva e tecnica del gruppo che si stacca come sempre di una buona spanna per qualità e originalità dalla maggior parte della produzione del settore.
Capitol – EMI CLT46962 (Bluegrass Moderno, Bluegrass Progressivo, 1987)
Stefano Tavernese, fonte Chitarre n. 32, 1988