Reissue su CD di una band attualmente baciata dal successo, questo Pure Dirt risale al 1968 e viene riedito dall’inglese BGO su licenza Liberty. Confesso di non avere molto presente l’LP originale, salvo il pezzo di apertura, Buy For Me The Rain, che ho sempre considerato bello ma troppo orchestrato, oltre che privo dell’inconfondibile impronta che la band avrebbe dato in seguito alle sue produzioni. Mi ha lasciato poco stupito, quindi, lo scoprire che TUTTI i pezzi dell’album hanno questa caratteristica comune: produzione fragorosa ma priva di ‘fuoco’ (in tutti i sensi), suono datato e difficilmente recuperabile per il post-sixties (anche Elvis ha un suono datato, ma è sempre attuale), scarsa attenzione per le melodie, e mancanza di una voce che sappia dare loro risalto.
A ciò aggiungete il fatto che la band era allora composta da sette o otto persone a seconda dei momenti e considerava fondamentale la ‘democrazia’ in ogni decisione di stile o interpretazione, e avrete un pot-pourri di suoni e atmosfere, da folkettaro a pseudobuffo a chissacosa con banjo e orchestra sinfonica, difficilmente comprensibile per le menti semplici come la mia. Badate bene, non cerco di inquadrare o incasellare questo album per darne un giudizio (le caselle servono solo agli uffici postali…), ma qui e’ difficile capire SE la Dirt Band di allora avesse in mente UNO stile quale che fosse. Se avete velleità ‘storiche’ fate pure, altrimenti…
BGO CD 243 (Country Rock, 1995)
Silvio Ferretti , fonte Out Of Time n. 8, 1995