Lo spunto mi è stato offerto dagli amici dei Bluegrass Ties di Torino (che ringrazio) i quali mi hanno inviato un buon demo-tape del loro gruppo. In tema di organizzazione di una band un demo-tape, o nastro di rappresentanza, è il primo ed indispensabile mezzo promozionale attraverso il quale si può convincere un potenziale interessato al vostro spettacolo (per concerti, programmi radio e televisivi, produzione di dischi, ecc.) della qualità e validità della vostra proposta musicale. Va da sé che, nel caso abbiate già al vostro attivo un album, un CD o una cassetta, ciò non sarà necessario in quanto potrete sfruttare le registrazioni di studio, presumibilmente di livello sonoro superiore. Anche in questi casi, tuttavia, integrare il demo-tape con una qualche live-track non potrà che arricchire la vs. presentazione e quindi le probabilità di ingaggio.
Venendo alla realizzazione di un buon demo occorre innanzitutto distinguere tra quelli ‘live’ e quelli in ‘studio’, siano essi studi professionali o casalinghi. I primi hanno sicuramente il vantaggio di offrire un’immagine del gruppo più genuina e vera, arricchita dal calore del pubblico, dalle presentazioni dei pezzi e naturalmente dalla grinta e l’emozione provocate dal suonare su un palco di fronte a qualcuno. Per contro gli svantaggi sono tutt’altro che trascurabili: non è infatti semplice ottenere una buona registrazione dal vivo, sia per problemi tecnici relativi alla qualità del suono sia per la necessità di perfezione (si fa per dire…) nell’esecuzione, dato che gli eventuali errori non sono correggibili.
I secondi sono (o possono essere) decisamente migliori sotto il profilo tecnico e della bontà d’esecuzione, con la possibilità di ripetere ogni registrazione all’infinito o registrare ciascuno strumento su canali separati (potendo cosi eventualmente correggere i singoli errori), ma ovviamente corrono il rischio di suonare un po’ ‘freddini’ e troppo perfetti a chi ascolta e, in conclusione, poco rappresentativi del gruppo dal vivo.
Inoltre una registrazione in uno studio professionale è solitamente molto costosa e, se nono siete topi da studio scafati, il tempo vola via rapidamente tra mille piccoli inconvenienti insiemi ai vostri bigliettoni da centomila…
Decidere quale tipo di demo realizzare dipende pertanto da diversi fattori: budget a vostra disposizione in termini economici, frequenza di concerti dal vivo, attrezzature tecniche eventualmente utilizzabili, ecc.
Sul prossimo numero vedremo in dettaglio come affrontare e risolvere i vari problemi connessi alla registrazione di un demo dal vivo ed ai criteri di scelta dei brani da inserirvi.
Martino Coppo, fonte Country Store n. 16, 1992