Pat Thomas – St. Katharine cover album

Ci vorrebbe qualche pagina per scrivere tutta la storia di questo apparentemente ‘sconosciuto’ Pat Thomas. Basta ricordare che nel 1983 faceva parte degli Absolute Grey, poi dei Minor Characters, supporter per Steve Wynn e autore della fanzine John Coltrane Stereo Blues, oltre che articolista per riviste.
Infine, stabilitosi in San Francisco, è diventato il patron della Heyday con il pallino di riuscire a realizzare un punto di riferimento per la folk scene. E, ancora, musicista ‘solo’ o con i Subtle Plague, i Poundin Birds, e con i vari amici che ruotano attorno al movimento musicale di Frisco che si è rivitalizzato. St. Katharine raggruppa i vari momenti della storia musicale di questo artista, coprendo un periodo che va dal 1983 al 1993.

Il materiale, tratto dai suoi due LP e da registrazioni mai utilizzate, ha un risultato qualitativo ottimale. Si parte con I Can’t Tell You, Pat è in compagnia delle chitarre dell’amico Bill Groome.
Don’t Go Back To Silkeborg, qui proposta nella sua versione originale di studio, meno cruda delle lunghe interpretazioni che ne fa dal vivo. Katie’s Going Home Today duetta, nel suo triste incedere, con Barbara Manning e l’accordion di Chris Cacavas. §

E così via via trascorrono i 18 brani di St. Katharine ricchi di storie vissute e di ritmi come gli anni trascorsi. Questo CD ha tutti i crismi: una copertina che ‘ricalca’ l’amore profondo per Van Morrison, un booklet che spiega brano per brano il significato delle canzoni e a cosa si ispirano.
Non solo musica da songwriter, perché nel suo sangue scorre la cultura punk-rocker appresa e fondata sui Velvet (Tearing It Apart), Richman e i Modern Lovers, Dream Syndicate, Van, il blues e il folk anglosassone. Vi è in ogni brano quella volontà di ‘non perfezionismo’, di nichilismo delle origini punk con sentimenti coinvolgenti, speranze, quesiti e sensazioni da sviscerare.

What’s So Funny About WSFA-SF 14 (Singer Songwriter, 1994)

Gianfranco Giudici, fonte Out Of Time n. 3, 1994

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