Moglie del grande bardo scozzese Ewan MacColl, scomparso nell’89, sorellastra di Pete, Mike e Penny, Peggy Seeger ricopre un ruolo non secondario nel folk revival, a partire dagli anni ’50.
Con la musica popolare nel DNA per educazione ricevuta e passione propria, la sessantacinquenne Peggy, newyorchese di nascita ma di fatto cittadina britannica, ha pubblicato 150 canzoni scritte di sua mano e ha lungamente collaborato con l’illustre coniuge e altri artisti attraverso una discografia che supera le cento unità. Brillante strumentista alla chitarra, banjo, appalachian dulcimer e autoharp, dotata di una voce angelica, essa ha anche rappresentato un punto di riferimento per la salvaguardia dei diritti della donna.
Dalla morte di Ewan, Peggy Seeger ha proseguito nel duo No Spring Chickens, con Irene Scott, intraprendendo poi una carriera solistica che l’ha portata in tour negli Stati Uniti e in Australia. Il suo diciannovesimo disco, in collaborazione con i figli, Calum, Kitty e Neill, prosegue un itinerario legato alle canzoni ‘public domain’, fra folk, country e OTM.
Voce giovanile, un entusiasmo che sembra inalterato e una certa grazia non sono sufficienti per una valutazione completamente positiva. Accanto a incantevoli ‘traditional’ come My Joy Of You, l’agreste Fiddling Soldier, la celebre The First Time Ever I Saw Your Face che MacColl le dedicò, il disco procede stancamente, spesso torpido e autoindulgente.
I suoni gentili degli strumenti a corda, la compostezza vocale e la leggiadria delle armonie sono sovrastate da arrangiamenti non sempre indovinati e da ondate di noia che avvolgono le canzoni. Ispirato, piacevole ma in un contesto generale, trascurabile, il disco, dedicato a quell’amore che Lamartine chiamò ‘frutto maturo della vita’, non supera i confini di un’onesta dignità.
Appleseed APR 1039 (Folk, 2000)
Francesco Caltagirone, fonte Out Of Time n. 37, 2001
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