All’uscita di Sings Like Hell, che affrontava con toccante convinzione classici della folk-music, del blues e popolari traditionals della musica americana, ci eravamo chiesti qual era il vero Peter Case. Quello anonimo e deludente della scialba produzione per la Geffen, che pur molto aveva puntato su questo personaggio, o quello che, vistosi abbandonare dalle majors, sembrava voler fare un autentico bagno purificatore agli occhi del mondo, con un album senza la minima concessione al rock, alla musica ‘commerciale’. Propendiamo, alla luce di questo Torn Again, per il musicista passionale ed autentico, folk-singer capace di tenere la scena con voce-chitarra ed armonica così come storia e tradizione insegnano, “come sempre e’ stato e sempre dovrebbe essere” e che ora cerca di vestire le sue songs con degli arrangiamenti elettroacustici.
Abiti semplici ma ben confezionati e di buon taglio per un personaggio che sembra stia ricominciando da capo. Peter Case sta cercando una nuova via al rock, quasi avesse bruciato l’approccio precedente e ne stia cercando uno più lento e sicuro, meno rischioso e più vero. Prodotto da Larry Hirsh e Steven Soles, Torn Again è un album folk-rock puro e vibrante dove Peter si esibisce alla 6 & 12 corde ed all’armonica. Alle spalle la gigantesca ombra di Greg Liesz, che lascia tracce indelebili della sua arte suonando tutti gli altri strumenti a corda. Finalmente possiamo apprezzare questo personaggio al meglio delle sue possibilità espressive e, soprattutto, creative. Autori come Fred Koller, Tom Russell, Billy Swan, Fontaine Brown, co-firmano i brani migliori di Torn Again, opera di un songwriter che è bello riscoprire in dimensione folk-rock. Coraggio Peter, la via è questa!
Vanguard 79481-2 (Singer Songwriter, 1995)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 11, 1995
Ascolta l’album ora
