Peter Rowan & The Wild Stallion - Peter Rowan & The Wild Stallions cover album

Qui in Italia gli appassionati di country music e bluegrass conoscono da anni Peter Rowan, grazie alle numerose visite che ci ha fatto in passato. Da solo o con altri nomi del suo entourage, l’ex ‘Bluegrass Boy’ di Bill Monroe ha immancabilmente riscosso il meritato successo dal pubblico nostrano. Tuttavia l’attività del poliedrico singer-songwriter in più di un caso non ha mancato di stupire i suoi fans. L’instancabile ricerca di Peter Rowan infatti non si esaurisce nel bluegrass, ma ha più volte scavato nelle radici del folk, nel rock westcoastiano e nel rockabilly, suo primo amore sin dai tempi del liceo. E’ stato proprio quest’ultimo genere ad ispirare in gran parte il compact che proponiamo, impeccabile riedizione dell’album già apparso anni fa: l’atmosfera si preannuncia già con decisione dal primo brano I Can’t Get Mellow, spiritoso e graffiante, per poi assumere toni più pacati ed a volte romantici.

Un rock raffinato ed originale, giocato fra l’eccezionale vocalismo di Rowan, sempre perfettamente a suo agio in ogni contesto, e le sonorità di sidemen di tutto rispetto fra cui spiccano Jon Sholle alle chitarre e Roger Mason al basso. Accanto a loro anche nomi più conosciuti dai fans del bluegrass come il fiddler Kenny Kosek e il mandolinista Andy Statman che in questo caso sfoggia anche un’ottima padronanza del sax su Refugee.

L’album si conclude con un brano al di fuori del contesto generale, Primavera Dell’amore: un omaggio all’Italia ed alle sue tradizioni mandolinistiche, una canzone composta durante un viaggio fra Napoli e Firenze in cui i fraseggi del mandolino di Statman si fondono con la mitica mandola Gibson di Rowan.

Appaloosa AP 016 (Rockabilly, Traditional Country, 1994)

Luigi Grechi, fonte Out Of Time n. 4, 1994

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