Peter Stone Brown

Nella infinita schiera degli songwriter-performer folgorati sulla via di Duluth, ovvero coloro a cui la vita è stata cambiata irrimediabilmente da Bob Dylan, c’è anche Peter Stone Brown.

Più noto come giornalista e DJ, per aver collaborato con la stazione radio WXPN e per essere stato il capo redattore della sezione musica del più importante settimanale di Philadelphia, Peter è molto più contento quando può esibirsi come musicista; tuttavia nella sua carriera di giornalista può vantare collaborazioni con diversi website, tra cui il sito ufficiale di Bob Dylan e interviste con numerosi musicisti leggendari come James Brown, Muddy Waters, Bob Marley, Peter Case, John Prine, e Ry Cooder. I suoi scritti su Bob Dylan sono stati pubblicati in Inghilterra, Germania, e ora in Italia (un suo articolo su Blood On Tracks è apparso nella monografia su Bob Dylan della serie JAM Rockfiles), oltre ovviamente negli Stati Uniti.

Il suo amore per la scrittura ha radici lontane, infatti sin dall’età di nove anni si è dedicato alla scrittura di racconti e poesie, parallelamente però ha sempre coltivato la passione per la musica tanto è vero che sin da piccolo ha letteralmente consumato tanto dischi di Elvis quanto quelli di Woody Guthrie, Pete Seeger, Cisco Houston e Leadbelly.

Come già detto, fondamentale per la sua vita è stato l’incontro con la musica di Bob Dylan che, come diceva Allan Ginsberg, è stato il primo a mettere la poesia in un juke box. Le poesie di Peter hanno cominciato così a vivere una vita parallela in musica incrociandosi con il folk, il country, il rock, e il blues. Il suo primo concerto ha del memorabile, infatti si trovò ad aprire un concerto di Mississippi Fred McDowell.

Da allora la sua carriera lo ha visto cambiare diverse band prima di approdare al suo primo e per ora ancora unico disco solista, Up Aganist It. Il disco ha avuto in America un buon successo tanto da essere entrato in classifica e da vantare diversi passaggi radiofonici.

Singer Songwriter

Salvatore Esposito, fonte TLJ, 2003

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